Censimento delle collezioni scientifiche in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2002 19:19
Censimento delle collezioni scientifiche in Toscana

Un eccezionale “deposito di memorie vive”, che parlano delle nostre tradizioni, aspirazioni e vocazioni. E’ quanto emerge dalla prima parte del “Censimento delle collezioni scientifiche in Toscana”, che sarà presentato a Siena il 16 maggio 2002 (ore 10.30), a Santa Maria della Scala (piazza del Duomo, 2).
Promosso da Regione Toscana e realizzato dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, in questa prima sezione, il censimento ha visto protagoniste le collezioni scientifiche conservate nelle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Prato e Siena.
Il progetto si concluderà entro il 2002 e produrrà un quadro completo delle collezioni conservate nell’intero territorio regionale.
Saranno presenti alla presentazione del Censimento: Mariella Zoppi, assessore alla Cultura della Regione Toscana, Mario Augusto Lolli Ghetti, soprintendente regionale per i Beni e le Attività Culturali, Anna Carli, rettore dell’Istituzione Santa Maria della Scala di Siena.
Interverranno Paolo Galluzzi, direttore dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza (IMSS), Mara Miniati, vice direttore dell’IMSS, Carlo Triarico dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza, Francesca Vannozzi dell’Università di Siena e Carlo Alberto Segnini della Domus Galilaeana.
Utilizzando un tracciato di rilevamento omogeneo, mediante ispezioni dirette in loco effettuate da ricercatori competenti, sono stati censiti 100 Enti e 176 Collezioni, e individuati oltre dieci milioni di reperti.
Dal rilevamento è dunque emersa “la sorprendente varietà di un patrimonio assolutamente eccezionale - sottolinea Mariella Zoppi - che arricchisce l’immagine tradizionale della Toscana, mostrando come sia stata attraverso i secoli luogo di assoluta eccellenza, non solo nelle attività artistiche, ma anche nella ricerca scientifica e nelle più avanzate applicazioni tecnologiche”.
“L’esistenza in Toscana di ingenti giacimenti di beni culturali scientifici è nota da tempo - spiega Paolo Galluzzi - e riflette specularmente il rilievo che le attività di ricerca, gli sforzi di innovazione e le iniziative di diffusione della cultura scientifica hanno assunto storicamente in questo territorio”.
“Tuttavia, questo eccezionale patrimonio - sottolinea Galluzzi - ha ricevuto assai minore attenzione dei beni culturali di tipo artistico e architettonico.

È rimasto infatti a lungo, e tuttora resta, una risorsa in larga misura da valorizzare e soprattutto un grande potenziale da esibire a testimonianza delle benemerenze che la nostra Regione può vantare nello sviluppo di riflessioni e modelli originali in molteplici settori delle attività culturali”.
“Una prima sommaria indagine - spiega Mara Miniati - fu condotta sul territorio regionale nel 1985 e permise di valutare con buona approssimazione entità, stato di conservazione e valore di un materiale ancora consistente.

A distanza di quasi venti anni, questo nuovo significativo censimento permetterà, sin da questa prima fase, l’aggiornamento dei dati a disposizione, rivelando, ancora più che in passato, l’importanza della cultura scientifica in Toscana”.
“Il progetto - conclude Galluzzi - rappresenta dunque un tangibile passo in avanti per garantire la tutela di questo patrimonio e per avviare, in concerto con tutte le Istituzioni competenti, un’azione di valorizzazione dalla quale deriveranno effetti benefici per l’immagine della nostra Regione, per la crescita del senso di appartenenza dei suoi cittadini e per l’affermazione di un concetto di cultura che doverosamente includa i contenuti, i metodi, i protagonisti e gli episodi delle scienze e delle tecniche”.

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