FIRENZE- Domenici ha chiesto alla Regione una legge per consentire ai Comuni la possibilità di varare una tassa di scopo da destinare alla realizzazione di un'opera pubblica o ad altro intervento.
“La richiesta avanzata da Leonardo Domenici è giusta e coerente, per questo ha tutto il mio apprezzamento”, questo il commento del presidente della Regione Toscana Claudio Martini all’iniziativa del sindaco di Firenze. “Mi sembra questa una iniziativa da sostenere - continua il presidente Martini - la tassa di scopo è uno strumento per consentire agli Enti locali di realizzare interventi specifici - nuovi servizi o nuovi investimenti - attesi dai cittadini senza per questo aumentare la pressione fiscale ordinaria”.
“E’ quindi giusto che Domenici si sia rivolto alla Regione, anche se tuttora non è del tutto chiaro se la legge in questione debba essere di competenza statale o regionale. Noi pensiamo che spetti alla Regione visto che già è chiamata a farlo in materia di enti locali”.
“E’ nostra intenzione procedere in questa direzione. Ovviamente dovremo avviare un confronto con Anci e Urpt – le associazioni dei Comuni e delle Province - per concertare insieme contenuti e obiettivi di questa nuova legge”.
L’esercizio di tale competenza richiederà uno notevole sforzo di innovazione per definire caratteristiche e ambiti del provvedimento (fattispecie imponibili, soggetti passivi, aliquote massime, ecc), anche perché tuttora non sono stati emanati i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, previsti dall’art.119 della Costituzione.
“Un paese federale come è ormai il nostro dopo l’approvazione della riforma con il referendum del 7 ottobre scorso - prosegue Martini - deve seguire logiche di differenziazione territoriale, nel senso di riconoscere alle realtà locali un grado ampio di autonomia, compreso quella di decidere di mettere, cancellare o ridurre alcune tasse, fra cui quella di scopo.
Mi spiego: alcuni Comuni possono avere la necessità di dare nuove e rapide risposte alle loro comunità, ma per farlo occorre disporre degli strumenti necessari affinché ciò sia possibile. La tassa di scopo risponde, tra l’altro, al principio della responsabilità degli amministratori, che in questo paese deve essere incentivata insieme e accanto al principio dell’autonomia”.