Le città di mare e lo spirito scientifico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2002 06:56
Le città di mare e lo spirito scientifico

Venerdì prossimo 12 Aprile, alle ore 16.30, presso la Biblioteca Labronica F.D. Guerrazzi di Livorno (Via del Forte S. Pietro) il prof. Pietro Nastasi dell’Università di Palermo e la prof. Lucia Frattarelli Fischer, dell’Università di Pisa, presenteranno il volume Le città di mare e lo spirito scientifico. Per Federigo Enriques. Scritti di Umberto Bottazzini, Andre De Benedetti, Paolo Edoardo Fornaciari e Ornella Pompeo Faracovi.
Il volume, che inaugura la serie delle pubblicazioni del Centro Studi Enriques, raccoglie i materiali del convegno omonimo, con il quale il 25 maggio 2001 si sono aperte le attività del Centro Studi.

Esso prende le mosse da un passaggio della relazione su Il significato umanistico della scienza nella cultura nazionale, con la quale Enriques aprì proprio a Livorno, nel settembre del 1923, un convegno della Mathesis, l’associazione nazionale dei docenti di matematica, da lui presieduta: “Le città di mare ritengono nel loro spirito qualche cosa dello spirito scientifico”, poiché “l’indagine scientifica nasce dal medesimo desiderio avventuroso di allargare il dominio della realtà, che in ogni tempo ha spinto i naviganti a spiegare le ali verso ignoti lidi”.

Riprendendo questo suggestivo accostamento, il volume ricostruisce alcuni aspetti della biografia umana ed intellettuale di Enriques, legati alla sua esperienza di ebreo sefardita nato a Livorno, fiero della sue origini toscane tanto da esibire talvolta quasi ostentatamente, nella sua prosa, spontanei toscanismi. Spetta ad Umberto Bottazzini, noto studioso di storia della matematica, da tempo impegnato nella stesura di una completa biografia intellettuale di Federigo Enriques, il compito di ricostruire il profilo complessivo della sua opera di matematico, filosofo e storico, fondatore e direttore di riviste, animatore di istituti culturali, grande suscitatore di cultura, fermo sostenitore delle valenze culturali del sapere scientifico, impegnato in una lunga battaglia per una scuola e un’Università nella quale il sapere scientifico non fosse separato da artificiose barriere da quello filosofico e letterario.

Andrea De Benedetti, nipote del matematico-filosofo, porta poi il vivo ricordo della personalità del nonno, chiamato in famiglia Ghigo, alla maniera toscana. Paolo Edoardo Fornaciari traccia il profilo di Livorno che fa da sfondo all’infanzia di Enriques ed alla storia della sua famiglia, rievocando il ruolo che la città, come porto toscano franco da dogane ed aperto ai naviganti di tutti i paesi, e dunque agli scambi ed agli incontri fra genti di provenienze e culture diverse, ha svolto nell’ambito mediterraneo nell’età moderna.

Ornella Pompeo Faracovi, direttore del Centro Enriques, si sofferma sul parallelo fra lo spirito del navigante e lo spirito scientifico, ricostruendo per tale strada i motivi centrali della concezione enriquesiana della scienza come sforzo mai concluso di esplorazione della realtà.

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