I classici latini e greci nella poesia di oggi

Redazione Nove da Firenze
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09 aprile 2002 14:03
I classici latini e greci nella poesia di oggi

"Virgilio è troppo importante per lasciarlo ai classicisti". Con questa celebre frase si apriva qualche anno fa un libro dell'università di Princeton sulla presenza di Virgilio nella cultura contemporanea. Una presenza radicata, pervasiva, ineludibile in tutte le forme dell'espressione letteraria, ma anche cinematografica, musicale o teatrale, nel rock e nel fumetto. L'"Orestea" di Pasolini e le poesie di Ungaretti su Didone, il classicismo di Eliot e di Lowell e l'"Eneide" dei Litfiba e dei Krypton, i romanzi di Ransmayr su Ovidio e le "Baccanti" di Euripide nel teatro del Nobel nigeriano Wole Soyinka: le letterature morte sono più vive che mai, perché - come ha scritto Brodsky - per i poeti di oggi le forme trasmesse dal passato sono "cellule della circolazione sanguigna", perché "quando si scrivono versi, il pubblico più immediato non sono i propri contemporanei - o i posteri, figuriamoci - bensì i predecessori.

Quelli che ci hanno dato un linguaggio".
Con questa convinzione il Corso di laurea in Scienze dell'antichità di Arezzo rivolge fin dalla sua apertura un'attenzione particolare all'ipotesi di una vitalità creativa dei classici nella cultura attuale, e in questa prospettiva ha organizzato venerdì mattina dalle ore 9 alle 12 (facoltà di Lettere e Filosofia, viale Cittadini, Arezzo) una tavola rotonda su "I classici greci e latini nella poesia italiana contemporanea" con Alessandro Barchiesi e Massimo Fusillo, classicisti brillantemente impegnati in un confronto fecondo con la cultura contemporanea, a colloquio con Alessandro Fo e Nicola Gardini, che alla competenza antichistica uniscono una fama ormai riconosciuta anche come poeti.

L'incontro si terrà anche a Firenze, in lingua inglese, giovedì 11 su iniziativa della Syracuse University (piazza Savonarola 15, ore 15). I testi nelle due lingue verranno pubblicati su "Semicerchio", rivista di poesia comparata a circolazione internazionale ma con vivo radicamento nella realtà universitaria aretina.

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