Dibattito in Consiglio comunale sulla guerra in Palestina, ma poca gente in piazza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2002 07:27
Dibattito in Consiglio comunale sulla guerra in Palestina, ma poca gente in piazza

Dopo le manifestazioni dei vari social forum locali, anche le istituzioni della regione sono scese in piazza ieri sera per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Aderivano anche i sindacati, ma il risultato si è concretato in un migliaio di persone in piazza della Signoria.
Il dibattito sulla guerra in Palestina è stato al centro dei lavori del Consiglio comunale di ieri pomeriggio.
Firenze si candida ad ospitare il prossimo tavolo di pace fra israeliani e palestinesi di iniziativa dell'Unione Europea.

La proposta è contenuta in un ordine del giorno proposto dal consigliere dei DS Massimo Mattei ed approvato all'unanimità dal Consiglio comunale. Il documento ricorda «che numerose risoluzioni delle Nazioni Unite che riconoscono il diritto del popolo palestinese a vivere in sicurezza all'interno dei propri confini sono rimaste disattese anche per gravi responsabilità della comunità internazionale», che «è diritto dello stato di Israele quello di una vita normale e non minata continuamente dalla minaccia terroristica e che è compito primario dell'autorità palestinese la lotta sistematica ad ogni tipo di violenza».

Il Consiglio comunale chiede «il ritiro immediato delle forze armate israeliane dai territori occupati», «ribadisce la necessità assoluta che l'autorità palestinese si attivi per fermare la follia terroristica» come «unici presupposti per il raggiungimento della pace in una terra dove dovranno convivere due stati e due popoli nel reciproco rispetto della storia e del cammino di ciascuno» e «invita l'Onu a tenere un atteggiamento fermo e indiscriminato contro chiunque attenti al processo reale di pacificazione in Medio Oriente, e a inviare nei territori occupati una forza internazionale di interposizione quale presupposto per la realizzazione di una pace duratura».

L'assemblea di Palazzo Vecchio, infine, «si impegna concretamente per l'invio di aiuti umanitari nei luoghi colpiti pesantemente dalla guerra e perché tutte le occasioni di dialogo tra i due popoli siano favoriti e abbiano il patrocinio della nostra città».
«Esprimo viva soddisfazione per il raggiungimento del voto unitario sul mio ordine del giorno sul conflitto in Palestina. Si tratta di una delle rare occasioni di voto unitario da parte del Consiglio comunale». E' il giudizio del consigliere dei DS Massimo Mattei.

«Questo fatto - ha aggiunto Mattei - dimostra l'attenzione che tutti i consiglieri hanno voluto porre ad un problema che sta dilaniando le coscienze: c'è stato un impegno unanime perché Firenze si presentasse con una sola voce per chiedere la fine dei drammatici avvenimenti che stanno insanguinando il Medio Oriente». «Il dibattito in aula - ha proseguito il consigliere dei DS - è stato di altissimo livello e ciò ha qualificato ulteriormente il lavoro del Consiglio comunale. Devo anche sottolineare gli interventi del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e del capogruppo dei DS Ugo Caffaz: entrambi hanno dimostrato che davanti a eventi come questi le divisioni e le differenziazioni politiche possono passare in secondo piano dando la precedenza al dialogo ed alla ricerca di un denominatore comune».

«L'atteggiamento dei consiglieri durante l'intervento di Caffaz, con il loro silenzio carico di rispetto e l'applauso finale da tutti i banchi - ha concluso Mattei - rappresentano una delle pagine più belle di questo Consiglio comunale».
«Apprezzo l'impegno del Sindaco per avere accolto la proposta, mia e dei colleghi Papini, Malavolti, Rotondaro e Sgherri, di inviare in Medio Oriente di una delegazione del Consiglio comunale, aperta alle associazioni pacifiste interessate, che porti solidarietà alle vittime di tutte le violenze e fornisca sostegno a tutte le iniziative per la ripresa del dialogo».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante secondo il quale «quello che sta succedendo in Palestina non è più sopportabile: l'invasione violenta dei territori palestinesi ed il sequestro di un intero popolo non può vederci insensibili. La storia di Firenze da sempre città di pace e la sua tradizionale propensione al dialogo tra i popoli, ci impone di prendere iniziative concrete in merito». «E' necessario - ha concluso Fittante - condannare la violenza da qualsiasi parte provenga: sia quella dei terroristi kamikaze ma anche quella praticata dal governo Israeliano in questo ultimo periodo».


Nel suo intervento la vicecapogruppo di Forza Italia Bianca Maria Giocoli ha letto un appello lanciato dalle donne israeliane e palestinesi nel novembre del 2000. «Un appello - ha ricordato la Giocoli - purtroppo ancora oggi di estrema attualità. Invito le donne fiorentine a sottoscriverlo e a promuoverne la diffusione».
«Fuori luogo, in questo momento, l'invio di una delegazione in Palestina». Lo ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi intervenendo in Consiglio comunale durante il dibattito sul conflitto fra israeliani e palestinesi.

«Oggi - ha aggiunto Toccafondi - abbiamo potuto discutere su ordine del giorno che cerca la pace non escludendo un giudizio severo su quanto sta accadendo. Questa discussione pur nelle sottolineature estremamente differenti mostra, attraverso un atto di consiglio unico, una volontà comune di contribuire alla pace. In questo vedo fuori luogo e prematuro pensare che in questo momento l'invio di una delegazione possa essere utile al dialogo». «Molto più utili - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - le iniziative delineate dal Sindaco e l'ordine del giorno di oggi, un atto che scaturisce dall'esigenza di poter dire e fare azioni sensate e ragionevoli: come politici non possiamo tirarci indietro.

Come ha detto il Papa "la guerra nulla risolve arreca solo più vasta sofferenza e morte né servono ritorsioni e rappresaglie nessuno può rimanere silenzioso e inerte". Con questo atto unanime, abbiamo dato un piccolo ma significativo segnale in questo senso».
«La proposta della consigliera Giocoli che ha raccolto l'appello lanciato dalle donne palestinesi e israeliane è del tutto condivisibile». E' quanto ha dichiarato la consigliera dei DS Susanna Agostini secondo la quale «le drammatiche parole dettate dalla concretezza femminile di persone che stanno subendo da anni la violenza della guerra ci impongono, oggi più che mai, una forte mobilitazione unitaria che amplifichi l'interesse e la coscienza del limite di quanti vorrebbero riportare solo a ragioni antiche le migliaia di morti».

«Proporrò - ha osservato l'Agostini - la sottoscrizione di questo appello a tutti i consiglieri ed assessori del Comune di Firenze e inviterò associazioni femminili ed i tutti i partiti a farsi carico di una ampia diffusione di questo testo. Lavorerò perché da Firenze parta la richiesta di costituzione, nel mondo, del "Women's Peace Corps". Sono certa che la città, come sempre, risponderà decisa a questo ulteriore atto di solidarietà».

In evidenza