66° Mostra Int.le Artigianato: 20 aprile - 1 maggio 2002

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2002 15:06
66° Mostra Int.le Artigianato: 20 aprile - 1 maggio 2002

Una ventata di allegria e di cultura tipicamente sudamericana inonderà la Fortezza da Basso dal 20 aprile al 1 maggio quando il Brasile sarà il paese ospite della 66^ edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato.
In un grande stand allestito entro i bastioni del ‘fortilizio’ mediceo un nutrito gruppo di artigiani provenienti dal Rio Grande do Sul (stato brasiliano del sud) mostreranno ‘in diretta’ la loro maestria nella lavorazione del cuoio (sellerie e prodotti affini), del legno, e porteranno dalle loro incantevoli terre vari esemplari di abbigliamento ed oggettistica.


Sulle verdi praterie del Rio Grande Do Sul ci si muove principalmente a cavallo e i gaùchos non rappresentano solo una semplice categoria di lavoratori ma sono un vero e proprio stile di vita: nello stand alla Fortezza tutto questo rivivrà grazie alla presenza di importanti ospiti provenienti dal Brasile, alcuni dei quali vestiti in ‘costume’ per il piacere degli occhi dei tanti visitatori della mostra.
L’iniziativa è curata dal ‘Rio Grande’, la nuova churrascaria discopub aperta al Parco delle Cascine, che rappresenta un’oasi brasiliana nella nightlife fiorentina.

Tanta musica, spettacoli a volontà e tipiche specialità culinarie, provenienti da quella terra ricca di allevamenti bovini, saranno offerte ogni giorno in Fortezza: dal ‘churrasco’ (assaggi di vari tipi di carne cotti alla brace e serviti con i tipici espetos, gli spadoni gaùchos), alla fejioada, la caipirinha e molte altre.
Appuntamento dunque alla Fortezza da Basso dove per quasi due settimane i colori verde e oro della bandiera brasiliana faranno da sfondo alla Mostra dell’Artigianato per una full immersion nella cultura brasileira.
Sembrerà di vivere come in un film d’epoca a quei passeggeri che sabato 27 aprile in una delle tante stazioni della Toscana decideranno di salire sul treno a vapore, destinazione la Stazione centrale di Santa Maria Novella a Firenze, a due passi dalla Fortezza da Basso, dove dal 20 aprile al 1 maggio si svolge la 66^ edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze.

Sulla scìa del successo registrato la scorsa edizione anche quest’anno infatti, grazie ad un accordo tra Firenze Expo & Congress e Trenitalia, sarà possibile prenotarsi per un viaggio irripetibile, un magico tuffo nel passato, grazie all’attivazione di un convoglio anni Trenta (che per viaggiare necessita di vero e proprio carbone), diretto a Firenze per visitare la Mostra Internazionale dell’Artigianato. Il treno partirà dalla stazione di Siena e farà sosta a Poggibonsi, Certaldo, Castelfiorentino, Empoli e Signa prima di arrivare alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella.

I passeggeri interessati potranno acquistare al prezzo speciale di €. 13 il biglietto cumulativo comprendente il costo ferroviario e l’ingresso alla mostra.
Il travestimento di un oggetto per mano dell’arte: quaranta, fra artisti ed artigiani, al lavoro per alterare, camuffare, nascondere la vera identità di un oggetto, offrendone altri, più riposti e inusuali significati. Dietro la regia di Ugo La Pietra, architetto e designer di fama internazionale, come omaggio al carnevale di Rio, una sala dei quartieri monumentali della Fortezza da Basso accoglierà la mostra L’oggetto travestito.


Il desiderio dell’uomo di oggi di ricercare nuovi ambiti di agibilità comportamentale, di libertà e creatività espressiva attraverso la trasformazione dei propri atteggiamenti più comuni ed abituali fino all’accoglimento di nuovi sistemi visivi e formali (suggeriti dalla moda, dalla chirurgia estetica, etc.), traccia un percorso chiaramente riconducibile anche al mondo degli oggetti. La storia del design moderno è ricca di esempi nei quali l’oggetto è sottoposto ad un processo di modificazione o manipolazione che lo porta a cambiare immagine e contenuto.Il cambiamento – spiega La Pietra – può essere di tue tipi: una trasformazione che ne altera l’identità, mantenendo la tipologia originaria (camuffamento) o una trasformazione che, oltre a far perdere l’identità originaria, propone l’oggetto in una diversa tipologia.

Su questi sottili margini giuoca la fantasia creativa di ciascun artista: ne scaturiscono opere diverse e decodificate: dal CD che si trasforma in un oggetto luminoso radiocentrico alla palina stradale (usata comunemente per la segnaletica) che diventa una elegante lampada a stelo fino al mattone che assume le sembianze di un libro.

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