La Provincia al Governo: “Intervenite sulle Ferrovie per bloccare i licenziamenti di 10.500 addetti alle pulizie”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2002 07:50
La Provincia al Governo: “Intervenite sulle Ferrovie per bloccare i licenziamenti di 10.500 addetti alle pulizie”

La Provincia considera “con allarme e preoccupazione la decisione delle imprese e i consorzi di imprese (che da circa nove anni sono titolari degli appalti), di inviare le lettere di preavviso di licenziamento ai circa 10.500 lavoratori dipendenti impiegati nei servizi appaltati” relativi ai servizi di pulizia dei treni, delle stazioni, degli uffici e degli impianti ferroviari. A questo riguardo la giunta provinciale proporrà al Consiglio provinciale di approvare una mozione con la quale si invita il Governo a intervenire sull’Amministratore delegato delle Fs perché si ripristini il rispetto delle norme vigenti in materia di appalti, con riferimento alla contrattazione collettiva di riferimento.

L’esecutivo dovrebbe anche favorire la ripresa di corrette relazioni sindacali e negoziali e a condurre a positiva conclusione l’istituzione di tavoli tecnici e politici di concertazione tra le parti.
Le Ferrovie hanno indetto gare di appalto per l’affidamento al “massimo ribasso” dei servizi di pulizia dei treni, delle stazioni, degli uffici e degli impianti ferroviari, precedentemente affidati, dal 1992, con contratto novennale a trattativa privata dall’Ente Ferrovie dello Stato.

L’iniziativa delle Ferrovie, secondo la Provincia, “non rispetta le disposizioni di legge in materia che vincolano le gare di appalto nel calcolo del valore economico, il rispetto del costo di lavoro come determinato dalla contrattazione collettiva”. La normativa vigente, peraltro, prevede che “le gare per l’aggiudicazione degli appalti di servizi – spiega il Presidente della Provincia Michele Gesualdi - per non risultare anomale, non possano mettere in competizione le retribuzioni dei lavoratori e le norme di sicurezza sul lavoro, anche alla luce del decreto del Ministro del Lavoro che fissa le retribuzioni minime”.

Inoltre, aggiunge l’assessore alle politiche del lavoro Davide Filippelli, estensore della mozione, il rinnovo del contratto di lavoro che riguarda il settore degli appalti ferroviari “non è stato firmato dalla sola associazione di rappresentanza di Ferrovie dello Stato spa”. La decisione dell’amministratore delegato delle Fs ha come conseguenza diretta “un grave danno per lavoratrici e lavoratori delle attuali ditte appaltatrici con ripercussioni anche nella regione Toscana e in particolare nella provincia di Firenze”.
Lo sviluppo del processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario che apre ad altri operatori di servizi di trasporto ferroviario passeggeri e merci necessita, secondo la Provincia, di regole chiare e definite e una stretta vigilanza sul loro rispetto, “per evitare che il mancato rispetto delle norme arrechi danni ai lavoratori o li costringa a subire condizioni salariali e normative inaccettabili”.
Il Governo dovrebbe perciò vigilare affinché siano affermati nel settore “elementi di trasparenza, reale concorrenza, correttezza e moralizzazione e affinché l’efficienza sia perseguita insieme alla qualità del servizio, ricercando il miglior rapporto fra economicità e soddisfacimento dei clienti del trasporto ferroviario”.

Bisogna salvaguardare l’impiego dei lavoratori attualmente occupati, la qualità del loro lavoro, l’adeguatezza dei livelli salariali, anche attraverso il rispetto di norme contrattuali che consentano di raggiungere effettivamente questi obiettivi.

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