Forza Italia ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla cultura Simone Siliani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2002 20:51
Forza Italia ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla cultura Simone Siliani

E' stato Riccardo Sarra, capogruppo di An in consiglio comunale, a prendersela ieri con Siliani e con i contestatori di Sgarbi. Si aperto un dibattito animato dal consigliere Ds Giorgio Bonsanti. Ne è nato una dura contestazione nei confronti del presidente del consiglio Alberto Brasca, accusato, tra gli epiteti di Sarra, di aver fatto parlare Bonsanti senza diritto. I consiglieri del centro destra se ne sono andati dall'aula per poi rientrare dopo un incontro chiarificatore.
Non si è fatta attendere molto la risposta dell'assessore alla cultura del Comune di Parigi, Christophe Girard, alla 'lettera aperta' dell'assessore Simone Siliani.

''La ringrazio, e Parigi sarà sempre aperta per Lei e per Loro'', scrive oggi Girard. La lettera 'aperta' era stata inviata da Siliani anche al ministro della cultura del Governo Francese, Chaterine Tasca, dopo la contestazione al sottosegretario Vittorio Sgarbi all'inaugurazione del Salone Internazionale del Libro di Parigi. ''Una contestazione - ha spiegato questa mattina Siliani - che io non ho condiviso, ma anche la reazione di Sgarbi, e la conseguente decisione di ritirare la delegazione italiana dagli appuntamenti ufficiali, è stata certamente 'esagerata'.

Anche per questo il Comune di Firenze, come tutta la rappresentanza culturale e istituzionale presente a Parigi, è rimasta al Salone''. Il Comune di Firenze era ospite della libreria 'Leggere per', di Via Alfani, in uno stand che aveva come titolo 'Un'Italia seria, dei libri, delle idee, delle radici'. ''Per una cinquantina di contestatori - ha proseguito - non si può rischiare un incidente diplomatico con un Paese come la Francia: la risposta è stata realmente esagerata, anche perché il massimo delle 'armi' usate erano delle maschere rosse''.

''A me poi interessa - ha spiegato oggi Siliani - dare un giudizio sulla partecipazione, per la prima volta, del Comune di Firenze a un'importante manifestazione culturale come questa. Ed è un giudizio estremamente positivo. Noi non presentavamo, chiaramente, nessun autore ma l'offerta di un Ente pubblico, come il nostro, per favorire la cultura e la lettura dei libri. E a Parigi c'è stata molta attenzione per tutto ciò che sta avvenendo nel nostro Paese''. Anche per questo l'assessore ha invitato sia il Governo sia l'Amministrazione parigina, a pensare una serie di incontri sulla cultura e i rapporti tra Italia e Francia ''da svolgersi nella nostra città, approfittando della presenza dell'Università di Parigi''.

Tornando sulle polemiche di questi giorni, e in particolare sulle risposte date dal sottosegretario Sgarbi, l'assessore Siliani ha voluto fare solo due precisazioni: ''i tagli alla cultura sono nella finanziaria del Governo, e non me li sono certo inventati io. Basta leggere. Per quanto invece riguarda l'accusa rivoltami di non riuscire a fare i Grandi Uffizi, mi preme solo ricordare al sottosegretario - ha concluso - che si tratta di un Museo Statale, e proprio lui ha cercato di mettere i bastoni fra le ruote.

A meno che non abbia deciso di regalarlo al Comune di Firenze, o di darcene almeno la gestione diretta''.
«Dopo le esternazioni dell'assessore Siliani al Salone del libro di Parigi sono curioso di vedere come si comporterà il Sindaco. Le esternazioni, tutte politiche, di Siliani dovranno essere giudicate dal Domenici». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Ricordo solo - ha aggiunto Toccafondi - che l'ex assessore Bruzzesi venne licenziato proprio perché, e cito parole usate dal Sindaco, "si è dimostrato più propenso a svolgere un ruolo politico, piuttosto che di assessore delegato del Sindaco".

Penso che tra le esternazioni di Bruzzesi e quelle di Siliani non ci siano differenze nella sostanza».

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