Rimpasto in giunta: i commenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2002 17:07
Rimpasto in giunta: i commenti

«Ancora una volta l'Ulivo ha dato dimostrazione di come si governa: il Sindaco "Podestà" ha defenestrato l'assessore Bruzzesi perché aveva provato a dissentire sull'arrivo dei no-global a Firenze. Ha vinto la prova di forza tentata dalla Margherita con le dimissioni di protesta dei suoi assessori, eliminando dalla giunta Giacomo Billi, uno dei capi della ribellione». E' il giudizio del consigliere di Forza Italia Raimondo Portanova. «Ha spaccato la Margherita ridicolizzando Gianni Conti e Riccardo Basosi - ha proseguito Portanova - e nominando vicesindaco Matulli, noto esponente della società civile e non legato ai partiti, uno dei pochi che non aveva protestato per il licenziamento di Bruzzesi.

Ha poi completato la brillante operazione rimettendo in giunta gli obbedienti Tani e Caeccarelli, tecnico capace per qualsiasi delega. Ora aspetta al varco i cespugli che lo hanno difeso durante la crisi ma non sono tra loro d'accordo sulla ricompensa che gli spetta. E Graziano Cioni? Questa è un'altra storia, credo che sia sulla riva dell'Arno in attesa che la corrente porti i corpi degli odierni vincitori».
«La nuova, si fa per dire, squadra di Domenici assomiglia sempre di più alla Fiorentina.

Si cerca di rimediare con qualche acquisto o qualche cambio di ruolo ma la squadra precipita verso il baratro della serie B». E' quanto ha dichiarato la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli. «Come Adriano è sceso da Milano in soccorso della truppa viola - ha aggiunto la Giocoli - cosi' Domenici fa scendere da Marradi il nuovo Vicesindaco. Non sapendo più cosa inventarsi per tenere in giunta qualche assessore si riscopre all'improvviso anche il decentramento. I consigli di quartiere dovrebbero ribellarsi ad un Palazzo che si ricorda di loro solo quando in ballo c'è una poltrona da assegnare ma rimane sordo alle giuste richieste di maggiore autonomia».

«Nel testo del comunicato stampa con le deleghe attribuite o ridistribuite - ha osservato la consigliera di Forza Italia - non appare quella relativa alla polizia municipale: dimenticanza, difficoltà ad attribuire a qualcuno una patata bollente come questa oppure se l'è portata con se' l'ex Vicesindaco Cioni inserendola nella "sicurezza" sociale?». «Di una cosa comunque va dato atto all'amministrazione - ha concluso la Giocoli - quando si tratta di trovare stanze e spazi per i nuovi assessori e i loro portaborse si muove con una tempestività inusitata.

Risulta infatti che prima ancora che il Sindaco rendesse nota la nuova compagine si sia personalmente mossa l'Assessore Albini che avrebbe compiuto un blitz nei locali di via Palazzuolo per sottrarli all'utilizzo dei servizi a cui erano destinati, volontariato ed obiettori di coscienza, e prepararli all'arrivo dei nuovi colleghi assessori. Speriamo che i cittadini di Firenze, alla luce di queste ultime vicende, così come hanno fatto i tifosi viola nei confronti di Cecchi Gori, sappiano contestare la pessima conduzione che di questa città sta facendo il Sindaco Domenici».
«Nuova giunta, vecchi rancori».

Questo il commento del consigliere di Forza Italia Graziano Grazzini. «Dietro le quinte, dopo tre settimane di crisi, questo lo spettacolo - ha sottolineato Grazzini - un protagonista della vicenda, Billi, che scrive una lettera al vetriolo contro il Sindaco, l'uomo di maggior spessore politico della Margherita, Gianni Conti, volutamente ignorato, un Vicesindaco, Matulli, non gradito alla maggioranza del proprio partito, due assessori, Ceccarelli e Tani, che si siedono di nuovo accanto al Sindaco dopo che lo stesso aveva offerto ad un collega il loro allontanamento, numerosi gruppi di maggioranza, Comunisti italiani, Verdi, Udeur e Insieme per l'Ulivo, che rivendicano nuovi spazi ritenendosi penalizzati dall' asse DS-Margherita.

Naturalmente sul palco un Sindaco che brinda».
«Con la scelta di ieri è stata suonata la campana a morte dell'Ulivo cittadino» . E' quanto sostiene Giovanni Fittante capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana. «La città ed i cittadini - ha proseguito Fittante - sono stati presi in giro per un mese su ricatti e controricatti tra Ds e Margherita per qualche posto in più. Non si è discusso né di programmi e contenuti né di come rilanciare la proposta amministrativa: ha solo vinto la più grande politica del ricatto.

Così abbiamo assistito al rientro in giunta di due Assessori già dimissionari e lasciati inspiegabilmente in naftalina per 20 giorni e senza, peraltro, che nella nuova giunta sia stato aggiunto nessun esponente della cosiddetta "società civile" tanto decantata, caldeggiata e corteggiata dal Sindaco in questo ultimo periodo, tant'è che tutti i nuovi assessori sono di chiara espressione partitica». «E' grave - ha sottolineato Fittante - sia la caduta di stile sia lo schiaffo dato ai rapporti istituzionali tra Sindaco e capigruppo di maggioranza, la totale mancanza di un rapporto istituzionale e politico con la maggioranza, peraltro prima proposto dal Sindaco e poi non praticato ed accantonato.

Tutto questo a creato la rottura di un rapporto fiduciario che inevitabilmente potrebbe far decadere le ragioni di continuare a stare insieme in questa coalizione e, soprattutto, di sostegno a questo Sindaco». "In questi anni il sottoscritto e il nostro movimento, vera espressione della società civile - ha proseguito il capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana - si era speso senza riserve per mantenere vivo lo spirito originario dell'Ulivo e per rilanciare questo progetto. Oggi ci siamo resi conto, non senza una certa amarezza, che tale progetto già inesorabilmente incrinato a livello nazionale, a Firenze è morto e sepolto sotto le macerie della partitrocrazia e degli accordi sotto banco: dovremo lavorare per creare un nuovo progetto che poggi su nuove basi.

Il nostro compito adesso è quello di rifondare l'Ulivo, o come lo si vorrà chiamare, per dare una speranza a tantissimi cittadini che ormai non si riconoscono più in questa politica fatta da burocrati di partito e che ha come obiettivo primario solo giochi di potere dimenticando sempre i problemi della gente. Paradossalmente per risolvere una crisi a Firenze se ne apre un'altra in un altro Comune. Questa non è certo la nuova politica o, almeno, quella che i cittadini si attendono dall'Ulivo.

Avevamo dimostrato per l'ennesima volta grande senso di responsabilità approvando un bilancio nel bel mezzo di una grave crisi istituzionale con mezza giunta dimissionaria nella quale erano dimissionari gli assessori che avevano di fatto formato l'ossatura del bilancio stesso. Evidentemente è servito a poco se non a continuare una preoccupante agonia che inevitabilmente rischia di consegnare anche Firenze al centrodestra. Purtroppo il caso Bologna non ha insegnato niente". "A questo punto - ha concluso Fittante - chiediamo una urgente verifica di maggioranza per chiarire l'accaduto e per capire se ci sono ancora le condizioni per sostenere questa giunta che da ieri ci rappresenta sempre meno.

Anche in questa occasione il Sindaco ha dimostrato incapacità di leadership e, cosa più grave, di non rappresentare tutta la coalizione. Il movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" si riunirà in assemblea lunedì sera per riflettere su quanto accaduto e decidere se appoggiare ancora questo Sindaco e questa maggioranza di governo. In conclusione non c'è nessun vincitore e solo un perdente, la città di Firenze ed i suoi cittadini che ancora una volta si sono trovati di fronte ad "incomprensibili sceneggiate».
«Questa è una giunta nata sul rancore.

Gli unici sconfitti da questa battaglia sono i fiorentini la cui unica richiesta è quella di poter contare su un governo cittadino capace di ben amministrare». E' il giudizio del capogruppo del CCD Federico Tondi e del segretario cittadino Vincenzo D'Angelo. «Viceversa - hanno aggiunto i due esponenti del CCD - il Sindaco è riuscito a metter su una squadra debole e pericolosa per l'economia della città se solo pensiamo all'affidamento delle deleghe del traffico e della mobilità all'integralismo verde.

Questa giunta difficilmente potrà avere un cammino sereno visto che le fratture che già si intravedono potranno, fra non molto, riemergere con durezza». «Rimaniamo stupefatti dalle dichiarazioni del segretario provinciale della Margherita Renzi - hanno proseguito Tondi e D'Angelo - capace di ostentare soddisfazione per i nuovi ingressi a fronte di uno stato di fatto reale che lo vede politicamente sconfitto insieme agli amici Billi, Pistelli e Conti. ». «Manifestiamo la nostra solidarietà ai moderati della Margherita - hanno concluso - per il vergognoso trattamento riservato loro dal Sindaco e li attendiamo alla prova dei fatti per centrare l'obiettivo di un rilancio della nostra città.

In particolare lanciamo un appello all'assessore Ceccarelli, persona equilibrata e preparata, perché rifiuti il nuovo incarico assegnatoli dal Sindaco, improntato ad una ulteriore retrocessione di ruolo rispetto alla carica di Vicesindaco prima, di Assessore al bilancio poi».
''L'attribuzione delle deleghe sul traffico all'assessore verde Vincenzo Bugliani indica che il sindaco punta sui Verdi per il rilancio dell'azione di governo su uno dei settori più sentiti dai cittadini: il traffico e la qualità dell'aria''.

E' quanto ha dichiarato il consigliere Alessio Papini, commentando la composizione della nuova giunta e l'assegnazione delle deleghe. ''La prima parola d'ordine sarà 'programmazione': l'obiettivo sarà quello di uscire dalla cultura dell'emergenza - aggiunge Papini - e porsi degli obiettivi con tempi precisi e condivisi dai cittadini. La seconda parola d'ordine sarà 'partecipazione': è necessario coinvolgere i cittadini nella scelta dell'Amministrazione''. Secondo il consigliere Verde, il primo obiettivo dovrà essere ''la realizzazione di una rete di piste ciclabili ben interconnesse e in buono stato di manutenzione.

La bicicletta sarà un mezzo di cui dovrà essere privilegiato l'uso a Firenze''.
«Il rimpasto di giunta è servito: buon appetito». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana secondo il quale «quindici commensali più uno mossi da un nobile spirito di servizio per la città si apprestano a porre mano alla lauta mensa del bilancio del Comune». «Per loro e per tutto il personale che necessariamente sarà chiamato per la realizzazione dei programmi - ha aggiunto Cigliana - si apriranno le già vuote casse dell'amministrazione: per reperire l'ingente somma necessaria il Sindaco dovrà fare una manovra di bilancio con l'indicazione degli specifici capitoli di spesa.

Rifletta il cittadino: la sinistra si affanna ad imputare falsamente alla finanziaria 2002 del governo di centrodestra la colpa di aver sottratto fondi alle spese sociali del Comune con la diminuzione dei trasferimenti dello Stato agli enti locali e ora quella stessa sinistra non esita a banchettare riccamente a danno del bilancio nel nome della bieca logica degli equilibri di potere.» «Propongo al Sindaco di decurtare i compensi degli Assessori - ha proseguito il capogruppo di Forza Italia - per rinforzare i finanziamenti per la spesa sociale.

Ecco le ipocrisie del centrosinistra fiorentino, ecco il risultato dello scontro per gli ideali promosso e sostenuto dalla Margherita. Se la giunta ha coraggio imiti i ministri del governo Berlusconi e accetti questa proposta». «Nella soluzione politica attuata pro Domenici risultano ambigui i criteri seguiti nella ridistribuzione delle deleghe - ha concluso Cigliana - emergono comunque i riconoscimenti ottenuti dalla parte arrendevole e succube della Margherita con la sconfitta della parte dura e innovatrice.

Comunque le deleghe assegnate alla Margherita risultano soprattutto tecniche mentre i DS hanno fatto man bassa delle deleghe ai servizi sul territorio».
«Ringraziamo il Sindaco per come riesce a movimentare la grigia atmosfera del Salone dei Duecento. Non abbiamo affatto modo di annoiarci a dover rimirare di fronte a noi sempre le stesse facce, permettendoci di conoscere sempre nuovi personaggi competenti per l'amministrazione della città». Questo il commento dei consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale.

«Finora abbiamo apprezzato la Di Giorgi e Paderi, Bruzzesi e Billi - hanno aggiunto - siamo in attesa di apprezzare anche Matulli e compagnia e plaudiamo agli sforzi del Sindaco per far sì che molti Assessori rimasti in carica seguano "stages" di approfondimento conoscitivo, modificando, togliendo e assegnando loro nuove deleghe e nuove specializzazioni».
"Quelle del sindaco sono scelte che lasciano la bocca amara". E' questo il commento del consigliere comunale della Margherita-Rinnovamento Italiano Simone Menci all'indomani dell'annuncio della composizione della nuova giunta di Palazzo Vecchio.

"Non si è capito dove è la società civile tanto invocata da Domenici sulla stampa, sulla nomina a vicesindaco del sindaco di Marradi. E non si è capito in che modo sono stati coinvolti nelle scelte anche i capigruppo di maggioranza, così come ripromesso da Domenici in consiglio comunale". "Ma il potere spetta tutto al sindaco - aggiunge Menci - con il rischio, come affermato da Gianni Conti, di cadere nel 'regime dei podestà' di antica memoria. Così come al sindaco e solo a lui spetta la nomina dei presidenti delle aziende municipalizzate, stranamente in crisi e inefficienti".

"La città inoltre non ha compreso - prosegue Menci - come con tanta leggerezza il sindaco ha chiuso la porta in faccia ad assessori stimati e apprezzati come Stefano Bruzzesi e Giacomo Billi". "Come già affermato precedentemente da Matteo Renzi, oggi è sempre più attuale che il sindaco nomini e revochi gli assessori: ma saranno i cittadini e le forze politiche che indicheranno le candidature del prossimo sindaco di Firenze per le elezioni comunali del 2004. Il gruppo consiliare della Margherita - conclude il consigliere Menci - tramite il portavoce Gianni Conti, saprà sottolineare in questi due anni il disagio dei moderati e dei riformisti nella gestione della cosa pubblica da parte di questo sindaco".

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