Otto marzo della Coop

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2002 14:32
Otto marzo della Coop

Arriveranno da Israele e dalla Palestina, per parlare delle loro esperienze di donne, che vivono, crescono i figli, lavorano, in un clima in cui il coraggio del dialogo sembra sempre più lontano e invece, mai come oggi, è fondamentale. Si intitola proprio "Il coraggio del dialogo" l'iniziativa organizzata per l'8 marzo dalle sezioni soci dell'area fiorentina. L'incontro si svolgerà a partire dalle 17 al teatro Lorenese della Fortezza da Basso. Interverranno Manuela Dviri, scrittrice e giornalista, Marwa Jbara Tibi, giornalista, entrambe di Gerusalemme, e Meri Bitar, insegnante di Betlemme.

L'incontro si concluderà con un cocktail.

Poggibonsi
Una riflessione sull’8 marzo, ovvero come concretizzare nella vita di tutti i giorni una data che non vuole essere soltanto simbolica. Su questo tema hanno lavorato oltre trecento ragazzi della scuola dell’obbligo di Poggibonsi, nell’ambito della prima edizione di un concorso promosso dalla sezione soci in collaborazione con il Centro sociale anziani, lo Spi Cgil, l’Auser e l’associazione Demetra. Venerdì 8 marzo, alle ore 15.30, nell’aula magna dell’istituto scolastico "Roncalli-San Rocchi" verranno premiati i lavori più belli.

Scopo dell’iniziativa richiamare l’attenzione delle giovani generazioni sul significato di questa festa, storicamente e socialmente tanto importante, non solo nella sua origine ma anche nella sua evoluzione. I giovani hanno risposto con entusiasmo a questo invito, coinvolgendo nel loro lavoro la scuola e le famiglie e portando un contributo prezioso sulla strada verso il raggiungimento delle pari opportunità. A fianco di questo nuovo impegno, si rinnova il tradizionale appuntamento con il teatro nei locali del Centro sociale anziani.

Sabato 9, alle ore 16.30, andrà in scena "Divina", l’incredibile ed esilarante storia di una star. Ingresso gratuito.

Figline Valdarno
Festeggiare le donne con un’opera di solidarietà, com’è ormai tradizione. La sezione soci Coop celebra l’8 marzo con un contributo alla casa di riposo per anziani di Figline Valdarno. La struttura potrà così dotarsi di una nuova asciugatrice di tipo semindustriale, indispensabile per garantire un buon servizio ai suoi ospiti.

Le Piagge
Donne che corrono, alle prese con la vita di tutti i giorni: il lavoro, la famiglia, i bambini da portare a scuola.

Donne che sognano: un mondo migliore, dove vivere meglio, con meno automobili e più giardini. E’ quanto emerge da una trentina di interviste fatte alle donne del quartiere 5, tra Rifredi e Le Piagge. Le testimonianze sono state raccolte ed elaborate in un video di una decina di minuti che verrà proiettato per tutta la giornata dell’8 marzo all’interno del centro commerciale delle Piagge e in altri punti del quartiere. L’indagine, realizzata dal quartiere 5 e dall’associazione di donne "Rete di Indra", vuole essere il punto di partenza per una riflessione più ampia sul variegato mondo delle donne.

Arezzo
Da tempo, nel territorio aretino, sono stati attivati servizi contro i maltrattamenti – fisici e psicologici – che le donne troppo spesso sono costrette a subire.

Adesso l’obiettivo è costruire una casa di accoglienza per ospitare le vittime di queste violenze, un vero e proprio rifugio per assicurare un riparo immediato e, per chi ha difficoltà economiche, anche gratuito. Il progetto – che verrà ufficialmente presentato l’8 marzo con varie iniziative promosse dalle quattro sezioni soci Coop del territorio - prevede una collaborazione tra l’amministrazione provinciale di Arezzo, Unicoop Firenze e l’associazione Pronto Donna, che si dovrà occupare della gestione concreta della casa rifugio.

Altre iniziative di sostegno al progetto verranno organizzate in futuro.

Campi Bisenzio
Domenica 10 marzo, a Villa Montalvo, nel pomeriggio, incontro tra donne da Israele e dalla Palestina sul tema "Il coraggio del dialogo".

Pistoia
Sarà un otto marzo di solidarietà che coinvolgerà per diversi giorni tutta la città di Pistoia in una raccolta fondi a favore di Emergency, l’organizzazione di Gino Strada che presta la sua opera in Afghanistan. L’evento clou sarà lo spettacolo Canti e disincanti degli anni ’60 e dintorni che si tiene il 3 marzo al Teatro Manzoni alle ore 21.

L’entrata è gratuita ad invito. Gli inviti si ritirano presso il punto soci Coop del supermercato di Pistoia e presso il coordinamento donne Cgil-Cisl-Uil.

Ipercoop
Otto marzo all’Ipercoop con tante iniziative, letture e musiche itineranti anzitutto. Tre attori e due musicisti professionisti del Teatro di strada leggeranno brani letterari e poesie al femminile in varie aree dell’ipermercato, partendo dalle "isole libri" in cui, per l’8 marzo, si troveranno tanti titoli scritti da donne riuniti in un unico stand.

Gli incontri musicali saranno il 4 marzo all'Ipercoop Montevarchi, il 7 marzo a Montecatini, l'8 marzo ad Arezzo, il 9 a Cascina, il 10 a Lastra a Signa.

Donne in guerra
Racconti dai paesi che vivono quotidianamente conflitti armati Dodici racconti di donne, dodici testimonianze di chi la guerra, suo malgrado, l’ha vissuta sulla propria pelle. Sono voci che arrivano da lontano: dall’Afghanistan, dal Kurdistan, dalla Sierra Leone, dalla Cambogia. Eppure le sentiamo così straordinariamente vicine, con la loro insopprimibile voglia di vivere.

Da queste storie è nato il libro "Fiori di guerra", un volume edito da Giunti e realizzato con la collaborazione di Emergency, nei cui ospedali queste donne erano ricoverate. Ci sono Zareen e Farida, c’è Karima – che si mette le gambe di plastica e va a lavorare all’ospedale di Emergency, pronta ad accogliere con un sorriso le donne "nuove", finalmente libere da burqa e chador – e tutte le altre donne che fanno continuare il mondo, nonostante la guerra. Il libro, corredato da belle immagini in bianco e nero, sarà distribuito l’8 marzo dalle sezioni soci di Unicoop Firenze.

Parte dell'importo speso da Unicoop Firenze per realizare il libro sarà devoluto ad Emergency.
Scrive Lella Costa, attrice, nella prefazione: «Sono storie di donne in guerra. Spesso in guerra contro la guerra: contro le devastazioni del corpo e dell’anima, il lutto infinito, la perdita di senso e identità, il dolore inutile, lo strazio che sempre ogni guerra porta con sé. Ma in guerra anche con il mondo che le circonda, con la famiglia – padri padroni e ottusi, mariti violenti – con una società che le umilia e le discrimina, quando non prova a cancellarle fin da bambine.

Mentre in queste donne c’è una prepotente e insopprimibile attitudine alla vita». Le fa eco Teresa Sarti, moglie di Gino Strada, il medico chirurgo di Emergency che presta la sua opera in Afghanistan: «Le donne hanno il coraggio di passare attraverso la guerra, e di guardare oltre la guerra, perché ci deve essere un futuro. Che senso avrebbe, altrimenti, mettere al mondo un bambino? L’unico senso è la vita: la sua negazione, cioè la guerra, è un tunnel nero oltre il quale le donne riescono a vedere altro».

E conclude: «Se gli uomini acquisissero questa capacità… la guerra risulterebbe a tutti esclusivamente come il sonno della ragione, da cui risvegliarsi per cominciare a vivere. Finalmente».

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