Imprese di donne alla ribalta: una mostra ad Arezzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2002 14:56
Imprese di donne alla ribalta: una mostra ad Arezzo

FIRENZE-“La Regione Toscana ha scommesso e intende continuare a scommettere sulle donne, a investire risorse umane e finanziarie per una politica attiva del lavoro in grado di promuovere, aiutare e sostenere l’impresa femminile considerandola essenziale per lo sviluppo, non solo quantitativo ma anche qualitativo, della nostra regione. Le imprese femminile infatti, costituiscono una concreta testimonianza di come sia posibile produrre per il mercato convivendo armonicamente con l’ambiente e nel rispetto delle relazioni umane e sociali”.

Così l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna ha spiegato perché la Regione si impegni con crescenti risorse sul fronte dell’imprenditoria femminile e perchè abbia contribuito all’organizzazione della mostra mercato dell’imprenditoria femminile che, per la seconda volta, apre i battenti ad Arezzo dal 7 al 10 marzo e che vedrà circa 150 espositrici provenienti da tutta la Toscana e da fuori regione.
All’interno della mostra la Regione sarà presente con un proprio stand informativo, aperto per l’intera durata della mostra.

Sì, perché l’impegno della Regione si è attestato su un duplice fronte: da una parte, in quanto capofila delle Regioni italiane, si è impegnata per far decollare il quarto bando della legge nazionale 215, sull’imprenditoria femminile, dall’altra ha creato opportunità e strumenti a livello regionale per dare incentivi e agevolazioni alle imprese femminili, agendo, in particolare, sull’accesso al credito, terreno particolarmente difficile per le donne aspiranti imprenditrici. L’impegno su questi due fronti ha già dato risultati importanti e tangibili.
Per quanto riguarda la legge 215, i progetti pervenuti alla Regione Toscana sono stati 1489, di cui 1405 ammessi in graduatoria, pari al 94,4 per cento; le imprese finanziate sono state 345 (il 25 % degli ammessi), con un finanziamento che ammonta complessivamente a 10.407.123 Euro (oltre 20 miliardi di lire ).

Il maggior numero dei progetti presentati riguarda il settore del commercio, turismo e servizi (1.108 progetti), seguito dal manifatturiero (371) e dall’agricoltura (100). Una prima analisi sui progetti presentati e agevolti, è in corso di pubblicazione e verrà presentata nel corso della manifestazione di Arezzo.
Per quanto riguarda l’accesso al credito la Regione ha sviluppato una iniziativa fin dal 1999, una iniziativa che oggi è stata potenziata grazie a una convenzione stipulata con dieci istituti di credito e partita negli ultimi mesi del 2001.

L’operazione Investire in rosa, così come è stata chiamata, mette a disposizione delle imprese un plafond di 50 miliardi di lire che consente finanziamenti ad un tasso pattuito nella convenzione e la possibilità di richiedere le garanzie di Fiditoscana e Artigiancredito.
Fino ad oggi i progetti già agevolati sono stati 124, per un importo totale pari a 3.678.658 Euro. Lo sforzo è quello di coinvolgere, oltre alle banche, l’intero mondo economico, a partire dalle Camere di commercio, in modo da creare punti di riferimento e strumenti per aiutare le imprese al femminile a muovere i primi passi e consolidarsi.

Di tutto questo si parlerà, in maniera approfondita, all’interno della manifestazione di Arezzo che vedrà una serie di eventi collaterali, dibattiti e tavole rotonde. Il 7 marzo, alle 18, il dipartimento dello sviluppo eonomico della Regione organizza una tavola rotonda dal titolo, appunto, “oltre la 215. Accesso al credito per le imprese femminili”. Il 9 marzo, alle 9.30, toccherà alle Camere di commercio affrontare il tema dei servizi per la creazione di impresa, mentre alle 15.30 sarà la volta di un convegno dal titolo “Donne, imprese, Europa: esperienze a confronto”.
“L’impegno delle istituzioni pubbliche e quindi anche il nostro – afferma l’assessore Brenna – deve essere quello di far emergere lo stile imprenditoriale delle donne, uno stile attento all’economia e al mercato, ma insieme rispettoso della vita, dei suoi tempi, capace di valorizzare, in forme spesso innovative e originali, le risorse naturali, culturali e ambientali”.

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