Capelli neri lunghissimi, grinta da vendere e voce da fare invidia: Berenice Galli e gli altri quattro giovani componenti del gruppo Dedalo, tutti residenti a Siena, dal 25 al 27 febbraio saranno al Palatenda di Sanremo, vicino al teatro Ariston dove si svolgerà la kermesse canora più famosa d'Italia.
Novanta i gruppi partecipanti, provenienti da tutta la penisola. Trenta di questi accederanno alle selezioni finali e soltanto quattro vincitori saranno scelti per esibirsi in Rai. Un'occasione importante, dunque, un trampolino di lancio verso quella che potrebbe essere un'intera carriera fatta di parole e musica.
E proprio da "Parole e Musica" sono partiti i Dedalo. Dalla rassegna culturale dell'Università di Siena che ogni anno propone "Spazi in cerca d'autore", festival di spettacoli e concerti autogestito dagli studenti. "E poi – racconta la cantante Berenice Galli - ci sono state le esibizioni per la cerimonia di inaugurazione della radio universitaria Facoltà di Frequenza, il concerto a Grosseto per l'apertura del diploma in Economia, le tante altre iniziative. Fino ad oggi, Sanremo rappresenta un sogno, ma ancora non facciamo pronostici né previsioni.
Per scaramanzia".
Oltre a lei, la band è formata dai chitarristi Andrea Cipriani e Maurizio Regoli, il batterista Luca Bombardini e il bassista Giacomo Gandolfi. A Sanremo porteranno due loro brani inediti, "Urlo" e "Foglie in ira", canzoni di rock duro, sullo stile dei Pearl Jeam e dei Led Zeppelin, ma con testi rigorosamente in italiano. Cantano la speranza, la rabbia, i pensieri dei giovani di oggi. Cantano una società fatta di contraddizioni e di stranezze. E, soprattutto, i Dedalo cantano la loro voglia di emergere.
Con quella gran voce che fa di Berenice, e di tutto il gruppo, una nuova promessa della musica rock. Che proprio da Siena ha già visto emergere una delle cantautrici oggi di maggior successo, star di fama internazionale, Gianna Nannini. Anche lei, guarda caso, laureata in Lettere e filosofia all'ateneo senese. "Sì – ammette Berenice – in molti, quando mi sentono cantare, mi dicono che le somiglio, forse per l'accento toscano".
