Alienazione immobili comunali: altri 40 miliardi per gli investimenti

Redazione Nove da Firenze
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20 febbraio 2002 23:09
Alienazione immobili comunali: altri 40 miliardi per gli investimenti

Nuovi immobili da inserire nel piano delle alienazioni previste dal Comune di Firenze e un nuovo regolamento per la stipula dei contratti. Lo prevede una delibera proposta dall'assessore alle politiche per la casa Tea Albini che ha già avuto il parere favorevole (a maggioranza) della terza commissione consiliare e dovrà passare in consiglio comunale, prima dell'approvazione del bilancio. "Se il consiglio comunale approverà l'integrazione di questi immobili che non erano stati inseriti inizialmente nel piano delle alienazioni - ha sottolineato l'assessore Albini - ulteriori 40 miliardi circa andranno ad aggiungersi all'elenco degli immobili da alienare previsto per il 2002, 2003 e 2004.

Questo ci consentirà di reperire risorse per il piano di investimenti di cui la città ha bisogno". L'assessore Albini ci tiene a precisare che "gli immobili da alienare non fanno parte del patrimonio di edilizia Residenziale Pubblica". In dettaglio saranno 40 i nuovi immobili destinati ad uso abitativo, 28 ad uso non abitativo (fra questi la colonia di Calambrone e quella di Montepiano). A questi vanno aggiunti 15 fondi commerciali (provenienti da ex conventi soppressi) per i quali è necessaria la verifica di insussistenza di vincoli ostativi.

Per quanto riguarda il nuovo regolamento, il deposito cauzionale previsto ai fini dell'aggiudicazione definitiva degli immobili salirà fino al 10% del prezzo (era l'1%) con un massimo di 20.000 euro (era 2 milioni di lire). La cauzione può essere sotto forma di versamento alla tesoreria comunale o sotto forma di fidejussione bancaria o assicurativa. Sarà anche ridotto a 4 mesi (erano 6) il termine per la stipula dell'atto di compravendita, dopo la data di aggiudicazione (sempre con la formula della migliore offerta depositata in busta chiusa, come prevede il bando).

Il termine di quattro mesi potrà essere prorogato, una sola volta e per non più di tre mesi, se l'acquirente abbia presentato richiesta di mutuo e questo non sia stato ancora erogato per cause indipendenti alla volontà del soggetto. In caso di inadempimento dell'aggiudicatario provvisorio, trascorso il termine previsto, si procederà all'aggiudicazione del bene al concorrente che ha presentato l'offerta immediatamente inferiore.(fd)

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