Sgherri (Rifondazione): no alla vendita degli appartamenti comunali nel centro storico e alla privatizzazione delle sponde dell'Arno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2002 15:41
Sgherri (Rifondazione): no alla vendita degli appartamenti comunali nel centro storico e alla privatizzazione delle sponde dell'Arno

Gli appartamenti comunali nel centro storico non devono essere venduti e non devono essere privatizzate le sponde dell'Arno. Lo chiede la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri dopo l'approvazione, in commissione urbanistica, della delibera che prevede la vendita di alcuni immobili in via dei Pepi e via del Leone e la vendita delle Gualchiere di Remole. «Rimango esterrefatta se non indignata dalla delibera passata oggi in commissione - ha aggiunto la Sgherri - delibera la cui approvazione è determinante per il prossimo bilancio.

Con questo atto si pongono in vendita molti appartamenti, tutti occupati, in strade popolari del centro storico di Firenze come via dei Pepi e via del Leone. E' inutile declamare la salvaguardia della residenza nel centro storico se parimenti non si assume come priorità la salvaguardia di un tessuto sociale e popolare». «Si tratta di una scelta tanto più inaccettabile - ha proseguito la capogruppo di Rifondazione Comunista - perché i proventi delle vendite andranno nel calderone generale del bilancio e non saranno neanche vincolati a politiche di riacquisto di appartamenti vuoti.

Agli oltre 6.000 sfratti programmati a Firenze e alle circa 7.000 domande per l'assegnazione di alloggi del Comune si risponde diminuendo il patrimonio pubblico. Gli inquilini che non potranno comprarsi la casa saranno ricollocati in altri appartamenti del Comune, riducendo così ulteriormente la scarsa disponibilità annuale di appartamenti liberi, circa 100-150 l'anno, che il Comune via via riassegna alle famiglie che da anni sono nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica». «Si vende il patrimonio pubblico residenziale e si privatizzano le sponde dell'Arno - ha osservato la Sgherri - dopo mulino Guasti in via Villamagna ora sono in vendita le Gualchiere di Remole, che in precedenza, con relativi protocolli di intesa fra il Comune di Firenze ed i Comuni di Fiesole e Bagno a Ripoli si era pensato di trasformare in un museo sull'Arno.

E' una scelta anche quest'ultima grave e, oltretutto, mentre si critica il centrodestra che vuole privatizzare il demanio pubblico vendendo le spiagge, anche a Firenze si fa la stessa cosa mettendo in vendita le sponde dell'Arno». «Su questa delibera - ha concluso la Sgherri - esprimiamo parere contrario e denunciamo gli effetti devastanti: non è certo con questi indirizzi che la sinistra, o il centrosinistra, può costruire una sua chiara identità, distinta e contrapposta alle scelte nefaste del centrodestra.

Mi chiedo come i cittadini potranno mai capire e condividere l'opposizione al governo Berlusconi se a livello locale si seguono di fatto le stesse logiche per fare pareggiare i bilanci. Ci auspichiamo che queste scelte scellerate siano corrette di qui a lunedì».

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