L'Università a Prato è pronta al raddoppio. Sono stati completati, infatti, i nuovi locali destinati ad ampliare la sede pratese dell’ateneo fiorentino, in Piazza Ciardi, nell'edificio che ha ospitato in passato l'Istituto Buzzi. Qui saranno allestite 11 nuove aule per complessivi 728 posti, due spazi studio, locali destinati al ricevimento studenti e uffici amministrativi: in totale 3500 mq che vanno ad aumentare gli spazi attuali, fino ad una superficie globale di 8500 mq. I lavori, durati due anni, hanno usufruito di un finanziamento regionale e si sono conclusi lo scorso dicembre.
Ora mancano solo gli arredi per rendere praticabili i nuovi spazi, il cui utilizzo è previsto per il prossimo autunno.
E' quanto annunciato oggi nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico 2001/2002 della sede decentrata dal rettore dell'ateneo fiorentino Augusto Marinelli e dal presidente del PIN, il consorzio che gestisce la sede universitaria, Maurizio Fioravanti. "Prato è uno dei luoghi - ha dichiarato Marinelli - dove l'Università realizza al meglio la sua vocazione metropolitana, il suo essere al servizio della comunità territoriale in cui opera e per cui esiste.
Qui il decentramento universitario non si riduce appena a facilitare la frequenza per gli studenti, ma è un vero decentramento di didattica, ricerca e servizi".
A Prato l'ateneo fiorentino è presente dal 1992; gli iscritti, che qui frequentano i corsi, sono più di 1300, di cui circa seicento matricole; l'offerta formativa conta 7 nuovi corsi di laurea e 4 master di I livello. Quattro le facoltà presenti: Ingegneria, Economia, Scienze Politiche, Lettere.
Da pochi mesi la segreteria studenti, prima in Via Pomeria, è stata trasferita in Piazza Ciardi e la biblioteca è stata inserita nel sistema bibliotecario della provincia, consentendo anche ai cittadini pratesi di ottenere in prestito o consultare volumi dell'ateneo fiorentino.
"Sono 9000 gli iscritti all'Università di Firenze residenti nelle provincie di Prato e Pistoia - ha detto Maurizio Fioravanti - e nell'ultimo anno gli iscritti ai corsi di Prato sono passati da 750 a quasi il doppio, segno di una presenza significativa.
Un ringraziamento va perciò a tutti gli enti e le associazioni che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo dell'attività didattica, soprattutto la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, la Camera di Commercio, l'Unione Industriali e il Comune".