RACCONTI D'ORIENTE, spettacolo per bambini domenica 17 febbraio al teatro Rifredi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2002 15:54
RACCONTI D'ORIENTE, spettacolo per bambini domenica 17 febbraio al teatro Rifredi.

La Compagnia TEATRO GIOCO VITA presenta Racconti d’Oriente Frammenti da “Le mille e una notte”, una coproduzione Teatro Gioco Vita e Teatro Municipale di Piacenza, con Elena Griseri, Nicoletta Tanghé regia Mauro Sarina drammaturgia e testi Anna Reni scene e costumi Anusc Castiglioni,Nicoletta Garioni, musiche Erminio Cella luci Gaia Barboni, costruzione sagome Paola Camerone, Federica Ferrari.
Il mondo de “Le mille e una notte” si svela attraverso l’agire di due narratrici-animatrici che ripercorrono le orme della famosa Sharazad. Il racconto orale e il teatro delle ombre, con il loro potere evocativo di atmosfere magiche e fantastiche, mettono in scena la contemporaneità di una raccolta che costituisce un patrimonio amatissimo della letteratura per ragazzi. “Racconti d’Oriente” nasce da una miscellanea di frammenti di fiabe tratte da “Le mille e una notte”, rispettando la struttura ad incastro di un racconto dentro l’altro.

Sharazad narra mille e una storia all’implacabile sultano Sharyar per aver salva la vita: storie di principesse, di mercanti di stoffe, di schiave, di ladroni, d’incantesimi, di viaggi iniziatici e di personaggi che a loro volta raccontano per salvarsi la vita. Dentro una cornice se ne apre un’altra, e poi un’altra ancora, come nell’architettura e nelle miniature orientali che hanno ispirato l’immaginario di questo lavoro. Lo spazio in cui si muovono le due narratrici-animatrici è allo stesso tempo sofà e cornice, luogo deputato al racconto.

Le loro storie diventano visione mentre su un grande telaio intessono tappeti: all’inizio fatti solo di ombre immaginarie, poi di luci, colori, tessuti preziosi e personaggi fantastici. Ecco allora apparire Ali Shar, Luna, il perfido mago Barham, la città di rame e quella dei tintori. Uno spettacolo di narrazione e teatro d’ombre in cui il piano dell’animatore-narratore e quello delle immagini si compenetrano, si confrontano, giocano sulla scena in un continuo scambio tra attore e sagoma, tra fascino evocatore dell’ombra e della voce narrante e presenza fisica dell’attore, della sagoma e del telo sul palcoscenico.


Pubblico: da 6-11 anni (max 250 spettatori, durata: 50’ circa

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