Rapporti Ds e Margherita, interviene Rodolfo Cigliana (Forza Italia)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2002 19:23
Rapporti Ds e Margherita, interviene Rodolfo Cigliana (Forza Italia)

«Gli schiaffi dati dal Sindaco agli alleati hanno risolto la questione -commenta Rodolfo Cigliana- è caduta la minaccia delle dimissioni in massa degli Assessori e dei Consiglieri della Margherita come avevano erroneamente pubblicato i giornali della città; sono diventati nulli i profondi motivi di attrito tra i DS e la Margherita affermati anche in Consiglio Comunale e sapientemente rintuzzati dal Sindaco nella sua replica al Consigliere Basosi. Il Sindaco esce vincitore da questa tenzone di poltrone e non di programmi: la Margherita sarà tacitata nelle sue velleità, sarà saziata nei suoi appetiti.

Il bollettino di pace contempla anche delle illustri vittime, caduti e feriti gravi: ma la memoria - che è corta - presto stenderà un velo di dimenticanza nel nome degli interessi della coalizione. Nei prossimi giorni la città saprà quali uomini avessero accarezzato il sogno di un incarico di prestigio e quali saliranno inaspettatamente sull' Olimpo: l' elenco potrebbe diventare improvvisamente lungo. Ma stupisce il ruolo svolto dalla Margherita: l' affermato sussulto di orgoglio sembrava aver spazzato via i dubbi sulla reale funzione svolta dai suoi uomini in Consiglio Comunale: una funzione di totale sudditanza, pur con la più volte conclamata autonomia di pensiero espressa non con una diversificazione di voto - sempre a favore, certo nel nome della compattezza di squadra -, ma con la esplicitazione continua di speciosi distinguo giocati su un bizantinismo tutto intellettuale.

Era già diventata ridicola ogni forma di dibattito in Consiglio Comunale, tanto che ne risultava svilita la presenza stessa delle diverse forze componenti lo schieramento di maggioranza: dall' approvazione dei progetti TAV, autostrada e tramvie, o del piano mobilità o parcheggi, fino all' approvazione degli oneri fiscali a carico dei cittadini e degli operatori economici, mai la Margherita aveva prima dimostrato una personalità politica tale da renderla in qualche modo visibile o da giustificarne in qualche modo la presenza.

Bene le calzava il ruolo di cespuglio fra i cespugli. In questi giorni, invece, dopo aver dato sempre il suo parere favorevole ai programmi del governo che lasceranno un segno indelebile su Firenze con un danno pari alla inutilità delle opere stesse, la Margherita sembrava aver scoperto nuovi elementi di confronto con i DS: cocente quindi la delusione conseguente alla scoperta che non di verifica sui programmi si trattava, non di verifica politica, ma di un braccio di ferro - degno della prima repubblica - dettato solo dal bisogno di nuovi incarichi: da Firenze Expo a nuovi assessorati e nuove nomine negli Enti partecipati.

Questa è la politica del centrosinistra a Firenze! Ormai sembra cosa fatta: ma Firenze non meritava e non meriterà più sceneggiate di questo tipo».

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