Incontro di Martini con Rudolph Giuliani per stringere i rapporti tra Toscana e America

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2002 18:45
Incontro di Martini con Rudolph Giuliani per stringere i rapporti tra Toscana e America

NEW YORK- “La globalizzazione non può non confrontarsi con le sfide dell’ecologia, della giustizia sociale, dell’etica e della cultura; non può non essere compatibile con le esigenze ‘nostre’ e dell’ambiente. Sono convinto che i governi locali, in quanto più vicini alle necessità delle popolazioni che rappresentano, possano svolgere un ruolo molto importante in questo processo, che deve portarli ad essere pienamente protagonisti”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha spiegato la “visione” toscana della globalizzazione nel corso di un intervento pronunciato davanti a docenti e studenti della Fordham University di New York.

Si è trattato di una vera e propria ‘lezione’ che ha calamitato l’attenzione degli studenti della Fordham University e li ha indotti a porre al presidente numerose domande soprattutto sulla reale possibilità di risparmiare energie e di prendere provvedimenti nelle città che rendano più vivibile la vita dei cittadini.
Nel suo discorso Martini ha innanzitutto insistito sulla necessità di valutare gli aspetti positivi del fenomeno – l’affermarsi di un senso di “appartenenza planetario”, la realtà di un mondo senza confini – ma anche quelli negativi – eccessiva mercificazione, aumento delle disuguaglianze – ed ha quindi parlato dell’opportunità di “correzioni di rotta” e soprattutto di “governo di questi processi”.

“Analizzare criticamente questa globalizzazione – ha detto ancora – non significa tirarsi fuori dal consesso dei paesi occidentali. Significa esattamente il contrario: avere il coraggio di cambiare un mondo che rende infelici gli uomini ovunque essi vivano”.
Largo spazio Martini ha poi dedicato all’illustrazione delle scelte compiute dal governo regionale per perseguire concretamente la via di uno sviluppo sostenibile. “Fin dall’adesione, nel 1992, agli indirizzi della Dichiarazione di Rio de Janeiro e di Agenda 21, - ha spiegato Martini – ci siamo dati strumenti di intervento legislativi, tecnici e amministrativi per introdurre quei principi innovatori nella programmazione regionale”.

E’ da quella scelta che nascono il “marchio di responsabilità sociale”, cui possono aderire le aziende toscane; il piano energetico che prevede la riduzione delle emissioni inquinanti oltre i limiti fissati dal protocollo di Kyoto; i provvedimenti sugli organismi geneticamente modificati e sull’inquinamento elettromagnetico.
“La nostra esperienza – ha concluso Martini – dimostra che ricchezza e benessere possono convivere. Sono i fatti a dimostrarlo: fra il 1994 e il 2000 il Pil pro capite è cresciuto del 2,1 per cento e la disoccupazione è scesa dall’8,1 al 4,9.

Questa è la nostra globalizzazione e vogliamo continuare a lavorare in questa direzione”.
A New York Martini è anche andato in visita, insieme all’assessore Ambrogio Brenna al Ground Zero, portando il commosso omaggio della Toscana alle vittime degli attacchi terroristici. Martini ha infine avuto un incontro positivo con l’ex sindaco della Grande Mela, Rudolph Giuliani, invitandolo a venire in Toscana e a costruire insieme un ponte di amicizia costante fra la Toscana e gli Stati Uniti.

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