L'Azienda sanitaria di Firenze si schiera a fianco della giunta e rilancia la proposta avanzata dall'assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi nelle settimane scorse di candidare Firenze per la sperimentazione della 'Società della Salute'. Lo ha confermato oggi il direttore generale della Asl, Paolo Menichetti nel corso di una conferenza stampa insieme all'assessore Billi. L'assessore, dopo aver ricordato l'importanza del nuovo Piano sanitario regionale, ''il primo dopo la riforma in senso federale dello Stato'', si è soffermato sulle opportunità che il Prs offre dal momento che non si limita più ''ad organizzare il sistema sanitario, ma individua quelli che devono essere i risultati che si vogliono ottenere per la salute dei cittadini''.
Un Piano che, in pratica, ''rimette i Comuni al centro del sistema socio sanitario - ha spiegato Billi - dal momento che anche tutti i massimi esperti sono concordi nell'affermare che lo stato di salute dei cittadini dipende solo per un terzo dalla sanità, mentre è soggetto certamente allo stile di vita, al lavoro che ognuno svolge e anche dall'ambiente dove si vive e quindi, ad esempio, dall'inquinamento''. Si tratta, perciò, di predisporre, ''ed è uno dei compiti principali previsti per le Società della salute - ha aggiunto l'assessore - dei Piani integrati di salute, con un lavoro comune tra l'Amministrazione e la Asl.
Un lavoro che prevede la presenza di 'molti attori' che saranno chiamati a collaborare''. Altro obiettivo è un'integrazione piena tra i servizi sanitarie e quelli sociali, attraverso una 'rete unica'. ''Un obiettivo che ci vede partire in vantaggio rispetto allo stesso Prs - ha spiegato ancora l'assessore - visto che nell'aprile scorso il Comune di Firenze e la Asl firmarono un protocollo per arrivare ad uno sportello unico per i cittadini che, è già partito nei cinque distretti/quartiere esistenti a Firenze''.
Anche su questo punto Billi e Menichetti concordando, ossia ''sulla necessità che nella fase di sperimentazione gli assetti attuali non vengano modificati''. ''Queste scelte - ha detto Menichetti - per noi sono la logica conseguenza di un lavoro già avviato, e Firenze non può rimanere fuori da questa sperimentazione anche per altri motivi: è il capoluogo regionale e l'area del Comune corrisponde a quella dell'Azienda''. Sia Billi che il direttore generale non si sono voluti sbilanciare sui tempi, ''a noi interessa partire dai contenuti, dai Piani integrati di salute che poi saranno aggiornati per ogni distretto/quartiere.
Entro settembre, comunque, saremo pronti con gli obiettivi di salute, la predisposizione delle azioni che vogliamo mettere in atto, l'individuazione dei protagonisti''.(dm)