Le rete di solidarietà del Quartiere 1 cerca nuovi volontari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2002 23:11
Le rete di solidarietà del Quartiere 1 cerca nuovi volontari

La rete di solidarietà del Quartiere 1 compie quattro anni e cerca nuovi volontari. Il servizio organizzato dalla circoscrizione, in collaborazione con le forze del volontariato, offre ai cittadini bisognosi informazioni, consulenze e aiuto riguardo a problemi sociali e alle difficoltà della vita quotidiana e conta oggi una cinquantina di associazioni. Chi ha bisogno non deve far altro che rivolgersi allo “sportello” in via dell’Anguillara 2r o telefonare allo 055-276761: il volontario non si limita a fornire informazioni, ma può farsi tramite con altri uffici pubblici, coinvolgere i servizi sociali e stabilire contatti con le associazioni.

Questa mattina presso la sede del Quartiere si è svolta una piccola festa di “compleanno” con la partecipazione dei rappresentanti della rete, l’assessore al volontariato Andrea Ceccarelli, l’assessore alle politiche socio-sanitarie Giacomo Billi e la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi. “Le reti di solidarietà sono ormai una realtà consolidata nella nostra città – commenta l’assessore Billi – e sono un modo per superare l’eccessivo individualismo dei fiorentini”.

Anche la presidente Abbamondi ha insistito sullo stesso tema rammaricandosi che alcune importanti associazioni del volontariato non hanno ancora aderito alla rete di solidarietà temendo di perdere la propria individualità. “Non accadrà – assicura la presidente – e anzi è un segnale di attenzione alle piccole cose del quotidiano”. L’assessore Ceccarelli ha poi ricordato l’impegno concreto dell’Amministrazione Comunale. “Abbiamo dotato le reti di solidarietà di nuovi computer anche per favorire il collegamento diretto tra le varie esperienze attive nei quartieri”.

Dal 12 gennaio 1998, data dell’avvio del servizio, il centralino ha risposto a 700 casi e di questi il 20 per cento ha riguardato semplici richieste di informazioni. Il rimanente 80 per cento dei contatti sono state effettive domande di aiuto. In dettaglio il 35 per cento riguardavano assistenza domiciliare (compagnia, accompagnamento alle visite mediche, aiuto per fare la spesa); il 15 per cento sono richieste di servizi domiciliari sanitari; il 9 per cento riguardano l’emergenza abitativa; l’8 per cento sono richieste di assistenza legale (in collaborazione con alcuni avvocati che prestano il loro servizio gratuitamente); il 5 per cento dei contatti chiede aiuto per procedure burocratiche e amministrative; un altro 5 per cento sono richieste di lavoro come compagnia a pagamento presso gli anziani.

Le richieste sono sempre di più e a volte le associazioni non hanno abbastanza volontari per rispondere ai casi. Ecco perché la rete di solidarietà cerca l’adesione di nuove associazioni e per questo verrà lanciata una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini con lo slogan “Soli? No, grazie. Solidali! Fatti prendere dalla Rete!”. Il Quartiere 1 distribuirà un opuscolo e alcuni gadget.

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