Nuovi problemi ambientali collegati ai lavori per la realizzazione del tratto ferroviario ad alta velocità tra Bologna e Firenze

Redazione Nove da Firenze
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09 gennaio 2002 07:26
Nuovi problemi ambientali collegati ai lavori per la realizzazione del tratto ferroviario ad alta velocità tra Bologna e Firenze

FIRENZE- Dal 20 dicembre scorso è stata azzerata la portata della sorgente Moscheta in Alto Mugello che dava 14 litri al secondo; due nuove "venute" di acqua di circa sei litri al secondo nei lavori di scavo dalla finestra Rovigo in direzione Firenze. Questo quanto è stato registrato dal sistema di monitoraggio sui lavori dell'Alta Velocità nelle ultime settimane. Lo rende noto l'assessore all'ambiente, Tommaso Franci, ricordando, per quanto riguarda Moscheta, che si tratta di una sorgente posta quasi in corrispondenza del tracciato della galleria e considerata ad alta probabilità di impatto.

La sorgente, tra l'altro, alimentava una fontana presso l'Abbazia di Moscheta e garantiva l'approvvigionamento della zona: quest'ultimo non è venuto a mancare in quanto era stato già predisposto da parte di Cavet un approvvigionamento alternativo. A questo proposito, ricorda ancora Franci, nell'ambito della prossima riunione dell'Osservatorio ambientale nazionale, già previsto per il prossimo 14 gennaio a Roma e convocato dal nuovo presidente, Bruno Agricola, la Regione Toscana proporrà che venga affrontato questo nuovo caso di "intercettazione" e che siano esaminate modalità di intervento quali la impermeabilizzazione post scavo e il drenaggio controllato, in modo da minimizzare l'impatto.
"E' necessario iniziare a verificare l'efficacia delle tecniche di eliminazione o di minimizzazione dei danni causati dalle intercettazioni delle falde acquifere e delle soluzioni che si è incominciato a sperimentare sul fronte di Marzano e nella galleria di Vaglia - spiega Franci - E' necessario inziare a fare concretamente tesoro delle esperienze fatte sino ad oggi per riversare sugli scavi ancora in atto tutte le soluzioni che possono minimizzare l'impatto sulle falde acquifere.

Ed è indispensabile, a questo punto, un salto di qualità anche nell'azione del minisetro dell'ambiente, in modo da rendere vincolanti ed effettivi i protocolli procedurali che sono stati richiesti dall'Osservatorio su tutti i fronti di scavo con problematiche ambientali".

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