Fiorentina: intervento di Domenici e dibattito in Consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Gennaio 2002 07:28
Fiorentina: intervento di Domenici e dibattito in Consiglio comunale

“La nostra iniziativa verso la Fiorentina non vuole avere l’obiettivo di togliere lo stadio alla squadra, né quello di arrivare al fallimento della società. Non è questa la nostra intenzione, né deve essere interpretata in questo modo. Abbiamo sollevato la questione dell’uso dello stadio Franchi, perché la nostra volontà è quella di contribuire a sbloccare una situazione di stallo che si sta facendo sempre più difficile. Per questo vogliamo fare pressione sulla proprietà: per chiarire i rapporti e metterla finalmente di fronte alle proprie responsabilità.

Non solo per il bene della Fiorentina, ma per quello dell’intera città, che purtroppo da questa vicenda rischia di avere un grave danno di immagine”. Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici è molto chiaro, nello spiegare i motivi che hanno portato l’amministrazione comunale a porre alla società il problema del pagamento degli arretrati per l’uso degli impianti del Campo di Marte. Due le ingiunzioni inviate dal Comune alla Fiorentina: la prima è già scaduta il 2 novembre scorso, ed è relativa all’ultima tranche prevista dalla convenzione per la scorsa stagione (420 milioni); la seconda è scattata lo scorso 2 gennaio e richiede il pagamento di circa 845 milioni, per la convenzione relativa a questo campionato.

“Si tratta di atti amministrativi che avevamo il dovere di fare – spiega il sindaco – e che comunque non abbiamo applicato né applicheremo in maniera prettamente burocratica. Noi in questi mesi abbiamo cercato di far sentire in ogni modo la vicinanza e la solidarietà delle istituzioni fiorentine alla squadra. Ma oggi questo non basta più: ora dobbiamo fare in modo che chi ha la responsabilità di questa situazione se la assuma chiaramente”. A questo proposito, il sindaco ha fatto un appello al consiglio comunale durante la seduta del pomeriggio di ieri, sottolineando la necessità di una impegno comune, al di là degli schieramenti politici, per risolvere un problema che investe l’intera città: “C’è un profondo legame tra la città e la squadra – ha detto Domenici – e se naturalmente è vero che Firenze non è solo la Fiorentina, è altrettanto vero che questa vicenda non ha solo un carattere sportivo.

Se ce ne occupiamo, è perché questa situazione ha riflessi sull’intera città e ritengo sia dovere di tutti cercare una soluzione”.
«Dispiace dover ricordare a molti fiorentini che il calcio è solo un gioco e tale deve rimanere. L’immagine di Firenze, con la sua storia e la sua arte, non dipende certo dall’andamento di campionato della Fiorentina. Semmai l’immagine della città può essere danneggiata dall’atteggiamento di alcuni tifosi». E’ quanto ha dichiarato ieri il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.

«Se penso alle difficoltà di bilancio del Comune - ha aggiunto Papini - e a quanti problemi ci sono per trovare qualche centinaio di milioni per degli alloggi per i senza tetto o per una pista ciclabile, non posso non essere perplesso nel vedere l’incredibile quantità di denaro sprecata per stipendiare qualche decina di miliardari in mutande». «Alla Fiorentina - ha concluso il capogruppo dei Verdi - chiediamo di non coinvolgere la città nei sui giochi, ai fiorentini di occuparsi di questioni più importanti».
«Il “degrado morale” che investe chi gestisce la Fiorentina impone che l’amministrazione esiga l’immediato pagamento dell’affitto dello stadio comunale».

La richiesta arriva dal capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana Giovanni Fittante. «Basta con questo balletto di responsabilità fra la dirigenza e la proprietà della squadra viola - ha aggiunto Fittante - Firenze non lo merita. In questo modo viene rovinata la stessa immagine della città». «A questo punto anche l’amministrazione comunale - ha proseguito il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana - deve fare la sua parte e per questo concordo con il Sindaco nel pretendere l’immediato pagamento degli arretrati dell’affitto dell’ “Artemio Franchi”».

«Nessuno di noi vuole il fallimento della Fiorentina - ha puntualizzato Fittante - ma non vogliamo neanche diventare corresponsabili di questo disastro». «Quanto all’affitto dello stadio - ha ricordato l’esponente dell’Ulivo - basta con i regali, soprattutto per chi non li merita. La convenzione con la Fiorentina è scaduta lo scorso 30 giugno, nonostante contemplasse un basso canone di affitto, pari ad un miliardo e trecento milioni di lire l’anno. Le spese della gestione dello stadio a carico dell’amministrazione, invece, ammontano annualmente a circa 2 miliardi e cento milioni.

Ma l’amministrazione impiega pochissime risorse a favore dello sport di base e in particolare delle associazioni: nel 2000 180 milioni di lire e nel 2001 217 milioni nonostante che tale settore sia un elemento importante per quel che riguarda l’aspetto formativo e sociale». «Per questo - ha concluso Fittante - il Comune, nella nuova convenzione, deve prevedere un aumento del canone e affidare la gestione completa dello stadio all’affittuario in modo che i costi di quest’ultima non ricadano neanche in minima parte sull’amministrazione comunale e, quindi, sui cittadini.

L’affittuario sarà obbligato invece a versare una cauzione pari a due annualità, a garanzia della perfetta osservanza della nuova convenzione che sarà stipulata. A sua volta l’amministrazione dovrà a destinare, vincolandola nel bilancio comunale, la cifra percepita dall’affitto dello stadio per un 75% allo sviluppo di tutte le attività sportive di base, con particolare attenzione ai centri giovanili, allo sport amatoriale e alle squadre dilettantistiche delle varie discipline che svolgono un importante attività sociale e formativa, e per un 25% alla promozione per attività e strutture sportive per portatori di handicap».

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