Con la globalizzazione le difficoltà d’inserimento crescono per un certo numero di persone e intervenire è un’esigenza per il comune. Le persone più colpite dai problemi dell’inserimento sono gli anziani, i disabili, le persone con problemi psicologici, i tossico-dipendenti, gli invalidi civili, gli immigranti extra-communitari e le persone emarginarte. Questo fenomeno è così importante che il comune non lo può gestire da solo, perciò è fondamentale la collaborazione con associazioni senza fine di lucro con cui si tende a stipulare convenzioni.
Le associazioni di volontari sono almeno un centinaio a Firenze e hanno una parte indispensabile in questo campo. I servizi che propongono sono adatti a soddisfare diverse esigenze.
Per quanto riguardo gli anziani, esistono case di riposo pubbliche e private gestite dalle associazioni e finanziate dal comune proporzionalmente al reddito di queste persone e della loro famiglia. Per altri casi, un’assistenza a domicilio, pagata dal comune, è effettuata da professionisti o dipendenti, per aiutare svolgere i compiti giornalieri.
Il centro sociale socio educativo ospita i disabili e il comune prova ad inserirgli nel mondo del lavoro insieme alle famiglie e alle associazioni.
Le persone che hanno un handicap più grave sono seguite da professionisti o dipendenti in centri privati tenuti dalle cooperative o dalle associazioni.
Per le persone con problemi psichologici esistanno programmi d’inserimento sociale del comune e un’assistenza medica dell’azienda sanitaria.
Il ruolo del comune di fronte ai tossico-dipendenti è soprattutto preventivo ed eduvativo. Per di più, il comune si occupa di un programma di ricerca concernente le nuove drogue, ma è l’azienda sanitaria che ha in carico le persone che sono già state colpite dal problema droga.
L’aiuto proposto dalla direzione sociale del comune agli invalidi civili è innanzi tutto economico.
Le pensioni che versano sono gestite dall’ufficio prestazioni.
Da dieci anni, il movimento dell’immigrazione si è molto sviluppato, e gli immigranti sono sempre più numerosi. È un nuovo fenomeno per la città ed è diventato una preoccupazione maggiore per i servizi sociali. Per questo sono stati creati un ufficio d’informazioni burocratiche e centri di accoglienza. Essi danno soprattutto agli immigranti extracomunitaria informazioni sulle pratiche amministrative: ad esempio come ottenere un permesso di soggiorno grazie a l’intervento di interpreti.
Esistono anche centri per ragazze madre, finanziati dal comune ma organizzati dalle associazioni che le aiutano anche a cercare lavoro. Un altro settore delicato è quello dei minori per cui il comune ha aperto un centro di emergenza. Il tribunale si occupa delle procedure di adozione anche internazionali.
Per le persone senza fissa dimora, l’ufficio emergenza allogiativa trova un posto dove dormire e mangiare. Il più grande complesso è l’albergo popolare. È un convento rinascimentale che può ospitare circa 125 persone.
Le persone accolte possono essere di diversi tipi. In effetti troviamo persone con problemi di dipendenza, ex pazienti di ospedali, o ancora persone rimaste da sole. Vengono alloggiati fino a quando non trovino un lavoro ed una casa, cioè da qualche settimana a sei mesi. Ci sono anche servizi speciali secondo il periodo, ad esempio: il servizio di “emergenza freddo” durante l’inverno; od ancora quelli svolti da associazioni che forniscono servizi medici gratis. Propongono un’offerta molto vasta per quelli adulti in difficoltà.
Per di più, il comune ha il compito di verificare se le persone possano beneficiare di quest’aiuto.
Il comune percepisce fondi da parte dallo stato, della regione e delle tasse proprie. Il bilancio annuale delle direzione dei servizi sociali ammonta tra 80 e 100 miliardi di lire. L’anno scorso è stata modificata la legge nazionale sulle associazioni private senza fine di lucro che conoscono meglio i problemi per programmare e gestire i servizi. Il loro ruolo sta diventando sempre più importante nel futuro sociale di Firenze.
[FB e NP]
