Incontro sul rischio alluvvione per le opere d'arte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2001 18:03
Incontro sul rischio alluvvione per le opere d'arte

In occasione del 35° anniversario dell’Alluvione di Firenze del 1966, l’Amministrazione Comunale di Firenze ha organizzato una tavola rotonda programmatica, finalizzata alla definizione di un Piano Settoriale di Intervento e prevenzione per il patrimonio storico-artistico e culturale della città, così come previsto dal Piano Comunale d’Emergenza da rischio idraulico del fiume Arno. L’iniziativa, che si svolgerà domani 3 novembre al Palagio di Parte Guelfa, è rivolta a pianificare, per un certo numero di edifici a rischio e ad alto interesse culturale, un piano d’intervento dettagliato finalizzato a ridurre i danni allo stesso o ai beni in esso contenuti, sia attraverso un’azione di pronto intervento, sia grazie alla predisposizione di accorgimenti preventivi tesi a limitare l’impatto sulle strutture e le opere d’arte in pericolo.

Il buon esito di questa iniziativa permetterà alla nostra città di disporre di uno strumento operativo, aggiornato nel tempo, a difesa del patrimonio culturale. “Non si tratta di un convegno come molti altri – ha detto l’assessore con delega alla protezione civile Eugenio Giani – ma un convegno operativo, che prosegue un percorso già avviato da tempo dall’Amministrazione Comunale e dalla Fondazione ‘La città di ieri per l’uomo di domani’ che porterà, già domani, alla composizione di una commissione oeprativa formata delle Sovrintendenze, dalla Diocesi, dalla Biblioteca Nazionale, oltre che dal Comune di Firenze. E’ vero che in caso di calamità la priorità va alle persone, ma nel caso di città d’arte come Firenze è necessario predisporre un piano di raccolta e smistamento anche per i beni culturali.

Per questo, entro un anno, predisporremo un vero è proprio piano anche per le nostre opere d’arte, che ricalcherà quello realizzato dall’ufficio protezione civile del Comune, che ha diviso la città in 17 microzone e i relativi punti di riferimento in caso di esondazione”. L’Unesco ha, in via preventiva, manifestato il proprio interesse e sostegno al progetto, prevedendo per il futuro la possibilità di fare dell’esperienza fiorentina un esempio esportabile in altre città e contesti territoriali.

La varietà e la qualità del patrimonio oggetto di tale azione richiede uno sforzo congiunto dei vari enti preposti alla tutela e alla conservazione del nostro territorio, in collaborazione con le istituzioni cui i beni e i siti appartengono. La tavola rotonda di domani rappresenta in questo senso un’occasione importante di incontro operativo tra i rappresentanti delle maggiori istituzioni culturali cittadine e gli organismi preposti alla prevenzione.
‘Racconti dal fango – 4 novembre 1966 / 4 novembre 2001’ è il titolo della manifestazione organizzata per domenica prossima dall’assessorato alle politiche sociosanitarie e dagli Istituti riuniti di Montedomini e San Silvestro.

Una giornata dedicata alla memoria dei giorni dell’alluvione, di cui ricorre il trentacinquesimo anniversario ma che, come ha spiegato l’assessore Giacomo Billi è la prima tappa di un percorso che ‘’ci porterà alla creazione di un vero e proprio ‘Museo permanente della memoria’ da costruire proprio a Montedomini. Siamo infatti sempre più convinti che gli anziani non sono solo un problema per questa città, ma devono essere considerati una risorsa, soprattutto per i giovani’’. ‘’In un passato, anche abbastanza recente – ha aggiunto Billi – il legame con la memoria avveniva direttamente in famiglia, dove insieme ai più giovani e ai genitori vivevano anche i nonni che, con i loro racconti, trasmettevano le storie e anche le leggende che a loro volta avevano sentito da altri.

Oggi quest’opportunità si è persa, e lo testimoniano i numeri: a Firenze solo il 28% vive in nuclei familiari con più di 4 persone, e quasi sempre gli anziani non ci sono’’. ‘’L’iniziativa prosegue quella strategia che portiamo avanti da oltre un anno – ha spiegato il Commissario straordinario di Montedomini, Fabio Focardi – e che se da una parte ci vede offrire servizi agli anziani che cercano di rispondere sempre più alle loro necessità dall’altra punta, con atti concreti, a recuperare il loro ruolo attivo nella società’’.

A questo proposito Focardi si è soffermato sull’esperienza avviata alcuni mesi fa quando, all’interno di Montedomini è stata aperta una mensa universitaria per gli studenti della facoltà di architettura, ‘’e spesso nel giardino o nei corridoi si assiste agli incontri tra gli ospiti della struttura e questi giovani interessati alle loro storie, alla loro memoria’’. Il ‘museo’ utilizzerà anche le nuove tecnologie, a cominciare da quelle visive, per raccogliere i racconti, le foto e i ricordi degli anziani.

In effetti la giornata di domenica ‘’sarà una specie di ‘copertina’ di un progetto più ampio – hanno spiegato Andrea Di Bari e Lorenzo Pallini dell’Associazione culturale ‘Mondo Estremo’ che ha curato l’organizzazione – che fino a febbraio vedrà coinvolti tutti gli anziani di Montedomini in un percorso espressivo attraverso la narratività e la memoria’’. La manifestazione di domenica inizierà alle ore 11 presso l’Istituto, ingresso da Via dei Malcontenti 6, e si protrarrà fino alla sera: sono previsti momenti musicali, teatrali, una mostra fotografica, e in programma c’è anche il racconto dell’alluvione vissuta all’interno e all’esterno di Montedomini.

Alle 18,30 sarà proiettato il film ‘Alluvione a Firenze’ di Franco Zeffirelli, concesso dal regista. All’organizzazione, realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, hanno contribuito ‘La Nazione’, la sede regionale della Rai e la Fondazione Mediateca regionale toscana. (mr)

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