Da Venerdì 26 a Domenica 28 ottobre: Pier Paolo Pasolini una disperata vitalità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2001 14:14
Da Venerdì 26 a Domenica 28 ottobre: Pier Paolo Pasolini una disperata vitalità

Ritorna a San Salvi lo spettacolo cult di quest'estate; i Chille de la balanza in "Pier Paolo Pasolini: una disperata vitalità" di e con Claudio Ascoli da venerdì 26 a domenica 28 ottobre ore 21.
"Amo la vita così ferocemente, così disperatamente, che non me ne può venire bene: dico i dati fisici della vita, il sole, l'erba, la giovinezza:.e io divoro, divoro, divoro.Come andrà a finire, non lo so:"
Così scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1960. Tutti sappiamo come, purtroppo, andò a finire quindici anni più tardi, quando il poeta venne ritrovato barbaramente assassinato in una radura desolata dell'Idroscalo di Ostia.
I Chille de la balanza affrontano Pasolini con il suo carico di disperata vitalità non casualmente dopo i progetti su Dino Campana ed Antonin Artaud, e in un momento di necessaria riflessione sul ruolo dell'intellettuale e su che fare? per affrontare il malessere di questa società.
E proprio Pasolini, pochi giorni prima di morire, precisò: "Il ruolo dell'intellettuale è quello di non avere ruoli, di essere la contraddizione vivente di ogni ruolo (.) Il potere borghese esercita una falsa tolleranza che consente libertà sessuale e una certa libertà di parola.

Il dovere dell'artista è di rivelare questa falsa tolleranza che rende la gente infelice e le impone doveri ancora più onerosi invece di darle libertà. Io stesso ho troppa libertà nel mio lavoro, vale a dire, una falsa libertà".
L'attore regista Claudio Ascoli è partito da questo Pasolini, quello per intenderci dell'ultimo anno di vita, dei lucidissimi Scritti Corsari sul Corriere della Sera: il Pasolini contro tutto e contro tutti. Da lì Ascoli ha costruito una serata-affabulazione sugli errori degli anni sessanta, sulla centralità della cultura, sull'importanza del mondo classico e via di seguito, per cercare possibili risposte alla domande che oggi si pongono in modo drammatico e non più differibile.

In una successione di immagini da films e reportages di Pasolini (tra i quali la scena degli uomini-cane da Salò ed il rarissimo omaggio alla bellezza e a Marylin Monroe), in uno spazio in cui circoleranno liberamente alcuni cani - poesie e vere e proprie arringhe si susseguiranno senza soluzione di continuità, spesso contrappuntate ed accompagnate da canzoni e musiche di quegli anni.
Lo spettacolo si chiude con il famoso messaggio-testamento di Pasolini: quell'intervento al congresso del Partito Radicale che il poeta non riuscì a leggere, poiché alcuni giorni prima lo assassinarono.


".non dovete far altro (io credo) che continuare semplicemente ad essere voi stessi: il che significa a essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare."
E questo è un obiettivo pienamente condiviso dai Chille e da Claudio Ascoli. Per rafforzare il ruolo e la necessaria sensazione di solitudine dell'intellettuale (di Pasolini come dei Chille e di Ascoli), ma anche la sua ostinata vitalità, l'immagine fotografica che presenta lo spettacolo è quella famosa che ritrae il poeta sorridente che tiene dolcemente per mano un bambino.

Come si sa le accuse prima di omosessualità e successivamente anche di pedofilia, portarono all'espulsione di Pasolini dal P.C.I. ed avviarono un percorso di solitudine che negli ultimi anni divenne assoluta e disperata.
"Pier Paolo Pasolini una disperata vitalità" sarà in scena a San Salvi da venerdì 26 a domenica 28 ottobre alle ore 21. Ingresso L.12.000. Prenotazione obbligatoria per telefono allo 055/6236195 o via e-mail a chille@ats.it.

Collegamenti
In evidenza