Il diffondersi in Maremma dell'epidemia di blue tongue provoca nuovi disagi sanitari agli allevatori di bestiame e alle strutture commerciali. Il rigore delle disposizioni emanate dal Ministero della Salute per salvaguardare le zone non colpite dall'epidemia di blue tongue crea forte tensione tra gli allevatori. Di fatto queste misure bloccano ogni possibile flusso commerciale del bestiame, addirittura anche verso ambiti territoriali già sottoposti a vincoli sanitari sempre per la febbre catarrale ovina. E questo stato di disagio interessa un comparto già profondamente provato dalle recenti crisi di mercato prodotte dalla BSE e dalle misure restrittive messe in atto per contrastare il diffondersi dell'Afta. Negli allevamenti bovini del territorio vige l'impossibilità di inviare vitelli scolostrati nei centri di ingrasso e di avviare soggetti a fine carriera alla macellazione negli stabilimenti del Nord Italia.
Sabato, 03 Maggio 2025 - 12:53
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