Oltre all'amianto paura per le falde

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2001 16:36
Oltre all'amianto paura per le falde

"Le mamme hanno vinto la prima battaglia, in cinquanta, armate di rabbia e paura -enfatizzava stamani la cronaca toscana della Repubblica- Il picchetto delle combattenti davanti al cancello principale della ex Sime di via Toscanini, ieri mattina, ha sortito l'effetto sperato: la Ecology System di Calenzano ha rinunciato ad iniziare i lavori di smantellamento del tetto in cemento e amianto della ex fabbrica di condizionatori, un'operazione rischiosa, dalla quale le mamme temono che si sprigionino fibre cancerogene.

Le mamme dei 700 bambini che frequentano asilo nido, materne ed elementare della Cristoforo Colombo, avanzano una richiesta logica: che l'operazione a rischio di incidenti, perché così la definisce la stessa Ecology System in un volantino, si svolga a scuole chiuse, magari tra due mesi appena, in coincidenza con le vacanze di Natale".
“I lavori per la bonifica dell’amianto nell’area ex Sime andranno avanti. Prima della loro ripresa, sarà organizzata un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini in cosa consiste l’intervento, che comunque durerà pochi giorni, e per rassicurarli sulle sue modalità.

Sarà il primo di una serie di appuntamenti, concordati per informare e far conoscere nelle varie fasi il piano di recupero dell’area industriale, che riqualificherà una zona oggi fortemente degradata”. Sono le parole dell’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi, dopo l’incontro avuto stamani con la ditta incaricata della bonifica della ex fabbrica di condizionatori e con una delegazione di mamme della scuola Cristoforo Colombo di via Toscanini, che ieri avevano bloccato l’inizio dei lavori per paura del ‘rischio amianto’.

“Alle mamme abbiamo spiegato nei dettagli la situazione e abbiamo trovato disponibilità: quello che chiedono è di essere informate con precisione – spiega Biagi – Purtroppo le modalità che la stessa ditta incaricata della bonifica ha usato normalmente in altre città, attraverso la diffusione dei volantini, in questo caso non è stata efficace, anzi. Per questo organizzeremo l’assemblea pubblica a cui parteciperanno anche i tecnici della Asl e dell’Arpat. Faremo lo stesso anche in seguito, quando l’intervento riguarderà la bonifica del terreno”.

Sul rischio amianto, Biagi ha ribadito quanto già affermato dalla Asl in due note, inviate al dirigente del circolo scolastico 2 e alla presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei. Nella prima, si afferma che “non emergono problematiche tali da richiedere modifiche al normale svolgimento delle attività didattiche e all’uso abituali degli spazi scolastici. Nella seconda si legge che “il piano di bonifica, che non è straordinario ma rientra tra le tipologie di intervento effettuate ovunque sia presente amianto, è stato vagliato e approvato dai servizi Asl e Arpat, come previsto dalle norme vigenti.

I lavori pertanto devono essere eseguiti seguendo tale piano, che impone un preciso protocollo per impedire il rilascio di fibre di amianto. L’obbligo della presentazione preventiva del piano stesso nasce dalla volontà di tutelare la salute dei lavoratori addetti alla rimozione, e di conseguenza consente anche di tutelare la popolazione interessata”. La nota della Asl spiega ancora che “a garanzia del corretto espletamento del piano, è previsto che siano quotidianamente prelevati dalla ditta incaricata campionamenti dell’aria”; parallelamente la Asl continuerà “a effettuare ulteriori controlli ambientali, oltre alla verifica dell’attuazione dei lavori”.

La conclusione dell’azienda sanitaria è che “le operazioni svolte secondo questi criteri, non fanno emergere pericoli derivanti dal materiale da bonificare per la popolazione presente nelle vicinanze del cantiere, comprese le collettività scolastiche” Potranno dunque riprendere entro breve tempo i lavori nella ex-Sime: un’area industriale dismessa di circa 37.500 mq. fra via Toscanini ed il Mugnone, dove il Piano urbano di riqualificazione (Pur) prevede la realizzazione di circa 270 alloggi di edilizia privata, 70 alloggi di edilizia pubblica, attrezzature sociali, un parco pubblico di 13mila mq, la riqualificazione delle arre verdi, interventi di viabilità e piste ciclabili lungo il Mugnone.

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