FIRENZE- Il recupero delle tradizioni e delle culture locali, la risistemazione e la valorizzazione della viabilità storica, la realizzazione di piste ciclabili ed equestri, di sentieri e di altri percorsi turistici, il recupero di edifici rurali e la tutela degli antichi castagneti, ma anche l’installazione di reti informatiche. Sono solo alcune delle tipologie di intervento previste da “Una città di villaggi tra Padana e Tirreno”, programma-pilota interregionale inserito all’interno del progetto “Appennino Parco d’Europa”, ovvero del progetto che intende promuovere lo sviluppo sostenibile dell’intera catena appenninica a partire dal sistema della aree protette.
Dopo la firma di un protocollo di intesa tra gli enti territoriali interessati, avvenuta nei mesi scorsi a Castelnuovo Garfagnana, la Regione Toscana, su iniziativa dell’assessore all’ambiente e alle politiche della montagna, Tommaso Franci, ha adesso approvato il programma, che può già contare su investimenti pubblici per 9 miliardi e 338 milioni, con un cofinanziamento statale di 4 miliardi e 250 milioni. “La Toscana – spiega Franci – è stata individuata come la regione capofila di interventi che interessano anche la Liguria e l’Emilia Romagna, nella prospettiva di una valorizzazione complessiva e integrata della montagna appenninica.
Recupero delle tradizioni e innovazione sono i due terreni su cui si muoverà un programma ambizioso, che punta a restituire nuova centralità a realtà che oggi sono ai margini dello sviluppo urbano della costa e della pianura. Le aree protette si confermano come una grande opportunità per la montagna”. In particolare, nella prima fase di attuazione di questo progetto pilota le azioni finanziate ricadranno in tre filoni. Il primo di essi si chiama “I viandanti del terzo millennio”, riguarda il recupero e la valorizzazione dell’antica viabilità e delle opere connesse e si articola in 15 sottoprogetti di cui 9, per un totale di 2 miliardi e 755 milioni finanziati dal Cipe, e 6, per un totale di 3 miliardi e 518 milioni, da realizzare con il cofinanziamento degli enti locali.
Il secondo si chiama “Natura e paesaggio”, comprende interventi di manutenzione di complessi rurali e di riqualificazione dei boschi e dei castagneti. E’ costituito da 7 sottoprogetti, di cui 5 da realizzare con i fondi Cipe (845 milioni) e 2 con il cofinanziamento degli enti locali (1 miliardo e 250 milioni). Il terzo, l’”Uomo e il territorio”, riguarda interventi sull’assetto territoriale e sulla difesa del suolo: i sottoprogetti sono 3, uno dei quali con il finanziamento Cipe (650 milioni), gli altri due con il cofinanziamento degli enti locali (320 milioni).