La Camera di commercio di Firenze è presente con il servizio Punto Euro e Smart Card al Salone delle Autonomie Locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2001 16:27
La Camera di commercio di Firenze è presente con il servizio Punto Euro e Smart Card al Salone delle Autonomie Locali

Da martedì 2 ottobre alla Fortezza da Basso allo stand della Camera di commercio, le imprese potranno avere una consulenza qualificata con esperti dottori commercialisti e ragionieri che risponderanno ai quesiti riguardanti l'introduzione dell'Euro nella contabilità delle aziende.
Ed "Euro: non è mai troppo tardi" è anche il tema del convegno che si terrà domani mattina alla Fortezza da Basso e coordinato dal dirigente responsabile del Punto euro della CCIAA, Marco Giorgetti. E' prevista la partecipazione dei responsabilie al progetto euro delle associazioni di categoria, dei rappresentanti dell'ordine dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti, della Serenissima Infracom, del direttore dell'Abi e del vicepresidente della Fondazione Luca Pacioli.
Per tutto il periodo del Salone, la Camera di Commercio di Firenze rilascerà inoltre gratuitamente, al legale rappresentante di ogni società che ne faccia richiesta, la Smart Card: il dispositivo di firma digitale previsto dalla Legge per trasmettere le istanze al registro delle Imprese su supporto informatico o per via telematica (modalità obbligatoria dal prossimo 9 dicembre).
"Quante cifre decimali saranno necessarie all'euro per non penalizzare il consumatore? Facciamo un esempio relativo alle bollette piu' familiari: telefono, luce, acqua e gas -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- Un euro vale 1936,27 lire, quindi 1000 lire valgono 0,516 euro, che arrotondati alla cifra superiore fanno 0,520 euro, i quali riconvertiti fanno pero' 1006,860 lire e non piu' 1000 lire.

Un utente che consuma per esempio 1000 lire di elettricita', con la conversione in euro e riconversione in lire, ne paghera' 1006,8604. La cifra appare modesta per il singolo consumatore ma diventa astronomica se consideriamo gli importi di tutte le utenze. Abbiamo fatto un calcolo approssimato, considerando un consumo elettrico familiare di 4.000 kw per un anno: ebbene l'aumento sarebbe di circa 5.000 lire, che moltiplicato per 21 milioni di famiglie farebbero affluire nelle casse dell'Enel (o di chi per esso) qualcosa come 105 miliardi in piu'.

Una manna piovuta dal cielo e senza colpo ferire!
La soluzione sarebbe quella di aumentare le cifre decimali, fino a sei, secondo i nostri calcoli, per rendere insignificanti i costi della conversione e riconversione. Ma le norme comunitarie prevedono l'utilizzo di 3 decimali per le operazioni di conversione, dalle lire all' euro, delle cifre delle fatture, il che non e' sufficiente.
A rimetterci saranno i consumatori."

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