Violenta polemica sull'ipotesi che il centro storico sia chiuso ai motorini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2001 15:32
Violenta polemica sull'ipotesi che il centro storico sia chiuso ai motorini

«Chiederò a Rinnovamento Italiano e alla Margherita di uscire dalla maggioranza di Palazzo Vecchio se, come risulta dalle notizie apparse sulla stampa, sarà concretizzato il progetto di chiusura del centro storico ai motorini». E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Rinnovamento Italiano-Lista Dini Simone Menci. «E’ un provvedimento inammissibile - ha aggiunto Menci - come è inammissibile che i consiglieri di maggioranza leggano sulla stampa provvedimenti e provvedimenti estremisti della giunta di centrosinistra».
“Un provvedimento per attenuare l’inquinamento prodotto dai motorini nel centro storico, che ha come unico scopo la difesa della salute di tutti i cittadini, è allo studio degli uffici dell’assessorato al traffico.

Quando la proposta progettuale sarà pronta, dopo il percorso di consultazione con i soggetti rappresentativi della città, sarà il consiglio comunale a discutere, modificare, respingere o accettare la proposta”. Il vicesindaco Graziano Cioni replica con serenità alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici sul cosiddetto “piano motorini”. “Le agitazioni di questi giorni sono assolutamente immotivate - sottolinea Cioni - E proprio per questo politicamente incomprensibili”.
«Stupiscono le dichiarazioni polemiche di alcuni colleghi di Consiglio sul piano per la mobilità dei ciclomotori e motocicli».

E’ quanto ha dichiarato il consigliere dei DS e membro della commissione ambiente Antongiulio Barbaro. «Il punto politico in base al quale valutare il piano, appena sarà noto - ha sottolineato Barbaro - dovrà essere quello relativo alla sua capacità di contribuire efficacemente al contenimento del rischio di esposizione agli inquinanti atmosferici ed acustici, pur nel quadro dell’ovvia necessità di mobilità dei cittadini». Secondo il consigliere diessino «la questione non è trascurabile dato che è noto da tempo, anche grazie alle indagini effettuate a Firenze dall’automobil club d’Italia e dall’agenzia regionale per l’ambiente, che i ciclomotori sono tra i principali responsabili del superamento delle soglie di legge sia per le concentrazioni di benzene che per il rumore lungo le nostre strade.

E’ giunto quindi il momento di affrontare la questione con serietà e per questo è auspicabile che il Consiglio comunale, quando sarà chiamato ad esaminare il piano, non si divida fra “motorini sì” e “motorini no” ma, piuttosto, “motorini come”».

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