Artport apre con oltre 4.000 visitatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2001 22:11
Artport apre con oltre 4.000 visitatori

Da ieri la città ha iniziato a sperimentare ad Artport il futuro che la creatività internazionale sta costruendo nelle città del mondo: la video-installazione di Alex Ladaga, i suoni sperimentali dei Funkstorung, la raffinata electro del dj D’Arcangelo, le elaborazioni video della Designer’s Republic.
Dal tardo pomeriggio un flusso ininterrotto di giovani e meno giovani ha visitato gli spazi del festival, oltre 4.000 persone delle quali molte si sono trattenute fino alla chiusura del programma.
Una chiusura anticipata rispetto alle prime intenzioni (3:00) alle ore 1:30 secondo le disposizioni degli uffici tecnici preposti.


Oltre all’osservanza di tale termine, alla chiusura del concerto dei Funkstorung, la direzione di Artport ha dato comunicazioni e spiegazioni al pubblico della chiusura anticipata del programma musicale dalle ore 3:00 alle ore 1:30 onde evitare reazioni di qualunque genere.
La chiusura anticipata è un puro fatto tecnico che pur incidendo in parte sulla programmazione artistica del festival non ne altera la volontà: Artport è un primo passo, forse più lento del previsto, che la città compie verso la cultura contemporanea.
Così, pur nel rispetto di queste regole, la direzione di Artport, rilevando come tali limitazioni siano un’eccezione nel panorama mondiale, si augura un “recupero” rispetto ai modi di vivere la città nelle capitali della cultura contemporanea evitando così ogni pericolo e minaccia di isolamento che negli ultimi anni ha messo in fuga importanti realtà della creatività giovanile.
Infine, tanto in apertura che alle ore 24:00 saranno dedicati momenti di riflessione e di silenzio alla tragedia occorsa negli ultimi giorni, aderendo, così, alla giornata di lutto proclamata dall’Unione Europea.


Artport dedicherà ampio spazio, anche nei prossimi giorni, a momenti di riflessione e azioni creative che abbiamo come obiettivo quello di contribuire al recupero della pace.

Domenica 16 settembre (ore 21.00) Remondi&Caporossi
I maestri del teatro di ricerca italiano Claudio Remondi e Riccardo Caporossi presentano ad Artport la loro nuova e attesissima produzione: Aion (il corso della vita dell’uomo). Il lavoro prende forma da alcune riflessioni, bozzetti, periodi, parole; brevi frammenti lasciati da Eraclito, filosofo greco che ha espresso nella frase “tutto fluisce” la sua fede nell’universale trasformazione e, nella mescolanza dei contrari, l’armonizzazione di opposte tensioni.

C’è una unità nel mondo, ma è un’unità risultante dalla verità.
L’azione teatrale e la scrittura drammaturgica saranno sviluppate direttamente sulla scena, tenendo conto del contributo dei partecipanti al workshop da cui nascerà lo spettacolo, e partendo da un semplice appunto:
“Viene avanti una ragazza con la veste corta. Intorno altre figure cercano di coinvolgerla in giochi d’infanzia…uomini la corteggiano…una figura familiare scaccia quelle insidie. Lei con dolce e sereno sorriso, imperturbabile, cammina.

E mentre cammina le scende la veste. In quel lento avanzare della ragazza, in quel suo voltarsi indietro a salutare con un cenno l’immagine della bambina con la veste corta che era all’inizio del cammino, il Teatro fa del tempo reale il tempo della vita con tutto il suo contenuto. E’ il tempo della vita di un “uomo”.
Claudio Remondi & Riccardo Caporossi Lavorano insieme da circa ventisei anni. Sono autori e registi dei loro spettacoli nei quali partecipano anche come attori. Preferiscono esprimersi creando situazioni senza parole, facendo comunicare gli oggetti, distorcendone l'uso e il significato e più in generale, cercando di inventare nuove possibilità di comunicazione.
L'uso ingegnoso di macchine e la ricerca espressiva di materiali poveri sono la caratteristica del loro lavoro.
Claudio Remondi (1927) proviene da esperienze di teatro tradizionale partecipando come attore in allestimenti di teatri stabili (Genova, Torino, Roma) e di compagnie private; contemporaneamente ha svolto un proprio lavoro di ricerca affrontando autori moderni ed ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi di particolare interesse.
Riccardo Caporossi (1948) proviene da studi figurativi ed architettonici presso la facoltà di Architettura dell'Università di Roma dove si è laureato.
Insieme hanno saputo fondere queste diverse provenienze affermando nel corso degli anni un loro autonomo linguaggio.
Dal 1972 dirigono la compagnia CLUB-TEATRO.

I loro spettacoli sono stati più volte presentati e premiati in Italia all’estero.

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