La morte di Monsignor Ajmo Petracchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2001 15:31
La morte di Monsignor Ajmo Petracchi

FIRENZE- E' scomparso monsignor Ajmo Petracchi: ha speso la sua vita al servizio della chiesa fiorentina. E' stato assistente della Comunità San Michele, segretario del cardinale Benelli e vicario generale del cardinale Piovanelli. Aveva 73 anni. Le esequie si terranno venerdì 7 settembre alle ore 10.30 in cattedrale.
Questo il testo del telegramma inviato dal Sindaco Leonardo Domenici all’Arcivescovo Ennio Antonelli per la morte di Monsignor Ajmo Petracchi:
"Con la morte di Monsignor Ajmo Petracchi scompare uno dei protagonisti della Chiesa fiorentina e, come tale, della stessa storia più recente di Firenze.

Il suo voler stare sempre in disparte, il non volere essere protagonista in nessuna occasione pubblica e privata, non lo ha mai nascosto agli occhi di una città che lo ha stimato per le sue doti umane ancor prima che per il suo impegno ecclesiale. A lei, Eminenza, a nome personale e di tutta la città di Firenze, voglio esprimere il cordoglio e il dolore per la morte di un uomo che sapeva farsi apprezzare da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di avvicinarlo, conoscerlo e lavorarci insieme".
Questo il testo del telegramma inviato all’Arcivescovo Ennio Antonelli, dall’assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi, per la morte di Monsignor Ajmo Petracchi:
"Dolore e tristezza.

Sono i sentimenti che la morte di Monsignor Ajmo Petracchi lasciano nel mio cuore. Dolore per la scomparsa di un uomo e di un sacerdote, che ebbe, nella mia adolescenza alla Comunità Giovanile di San Michele, molta importanza. Tristezza per la consapevolezza di non aver più la possibilità di sentirlo, di incontrarlo e chiedergli un consiglio, un parere personale e non. Con la sua scomparsa è tutta la città di Firenze che perde una figura di riferimento, che senza voler essere protagonista, ha saputo farsi voler bene da tutti, fossero essi fedeli assidui o persone che lo avvicinavano solo per motivi di lavoro.

Sono certo che a tutti noi non mancherà la sua preghiera, ma non sarà facile, umanamente, abituarsi all’assenza del suo sorriso e della sua simpatia".

In evidenza