Consigli pratici per vacanze rovinate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2001 13:05
Consigli pratici per vacanze rovinate

Ci si e' fidati troppo dell'agenzia o del tour operator, o il prezzo tanto basso non era poi proprio un affare, o si e' piu' semplicemente in presenza di agenzie, albergatori e organizzazioni turistiche con pochi scrupoli civici, che rasentano il codice penale? Tutto e' possibile, e quel che resta, con certezza, e' la vacanza rovinata. Non farsi mettere i piedi in testa e' importante -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito - perche' se chi sbaglia o truffa non paga, altre persone finiranno in questo intreccio diabolico. A fregatura o disguido realizzato, ci sono tre cose da fare: 1) non accettare cio' che e' difforme da quanto prenotato e, se possibile, andare in un altro posto, facendosi certificare per iscritto l'abbandono della prenotazione per difformita' da contratto: in questo modo, si potra' chiedere il rimborso completo di quanto non usufruito e gli eventuali danni (da certificare) per il tempo trascorso a cercare la nuova sistemazione e l'eventuale differenza per il costo maggiore che si e' stati costretti a sopportare. 2) Accettare la soluzione che viene proposta (inferiore rispetto a quella prenotata), facendo certificare per iscritto la differenza, in modo da poterla chiedere dopo, inclusi i danni per il tempo che si e' atteso prima di poterne usufruire. 3) Accettare una proposta alternativa grossomodo nell'immediato, che se soddisfacente rispetto a quanto si era prenotato, assolve il fornitore dei servizi da una violazione del contratto. Nei primi due casi, e' bene raccogliere piu' testimonianze possibili, incluse foto e filmati, perche' nella richiesta di rimborso che dovra' essere inoltrata per raccomandata A/R entro 10 giorni dal rientro, dovranno essere allegati la raccomandata, che rappresenta la messa in mora di chi e' stato inadempiente, C'e' da ricordarsi che gli eventuali danni per quella che viene chiamata "vacanza non goduta", si possono chiedere, ma la giurisprudenza italiana no tutela granchè l'utente, mentre contano i danni dimostrabili e certificati, anche con testimonianze.

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