Dal telegramma al vino doc nei nuovi empori tuttofare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2001 16:22
Dal telegramma al vino doc nei nuovi empori tuttofare

FIRENZE- Vuoi scaricare una e-mail, inviare un fax, mandare un telegramma? Lo puoi fare nello stesso posto dove vai a fare la spesa o a comprare le sigarette, o magari dove ti fermi a ritirare la pensione o a fare benzina. In quello stesso posto puoi ricevere informazioni sugli alberghi della zona, richiedere un certificato, prendere i soldi al bancomat. La lotta all’emarginazione culturale ed economica di tanti piccoli centri, importanti per il patrimonio artistico e ambientale ma interessati da un progressivo spopolamento, passa anche per il commercio.

Anzi, per la precisione, passa per gli “esercizi o empori polifunzionali”. Così si chiamano le nuove strutture concepite con l’obiettivo, appunto, di contrastare l’abbandono dei piccoli centri e preservarne l’identità culturale. La proposta, che si concretizzerà entro l’autunno, è stata varata, su proposta dell’assessore al commercio Susanna Cenni, in via sperimentale dalla giunta che farà fronte all’impegno finanziario con le risorse previste dalla normativa regionale per il commercio e con i fondi dell’Obiettivo 2 e del programma comunitario leader plus.
L’idea è nata a partire dalla constatazione che in Toscana emergono processi di emarginazione economica e sociale in centri ed aree rurali delle zone montane e nei territori interni.

“Si tratta spesso - osserva l’assessore Cenni - di luoghi che rivestono grande importanza per la cultura e l’immagine della Toscana, terre e borghi che, nei secoli, hanno costruito grandi patrimoni culturali ed ambientali, memorie e testimonianze di saperi, ingegni, abilità, valori che rischiano tuttavia di andare perduti e dimenticati”.
La Regione ha deciso di scendere in campo per contrastare questi fenomeni, a tutela dell’autonomia dei piccoli Comuni, promuovendone la crescita sociale ed economica, valorizzandone le potenzialità e le risorse endogene.

Gli empori polifunzionali non saranno soltanto vetrine per i prodottti locali ma saranno destinati ad ospitare servizi di utilità per la popolazione. Basti pensare ai problemi con i quali le comunità montane e i comuni interessati dalla riduzione degli uffici postali stanno in queste settimane misurandosi. Gli esercizi polifunzionali serviranno anche a colmare questi vuoti e, in questo senso, la Regione ha avviato un confronto con Comuni e Comunità montane e lo farà nei prossimi giorni con l’amministrazione regionale delle Poste.

Per l’avvio operativo del programma sono previste anche collaborazioni specifiche fra Regione, Anci, Uncem e partner pubblici e privati. Gli esercizi polifunzionali potranno inoltre essere dotati di tecnologie informatiche. Grazie alla concertazione con gli enti locali e le comunità montane si sta cercando di disegnare, in questi giorni, una mappa delle situazioni di disagio, a partire da quelle aree che registrano carenze nella rete distributiva e dei servizi, in cui cominciare ad avviare i primi interventi.

A beneficiarne saranno gli enti locali, che dovranno predisporre progetti per il mantenimento e lo sviluppo del sistema distributivo ed economico nelle aree a rischio di desertificazione, le imprese locali, per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei servizi commerciali, i centri di assistenza tecnica.

In evidenza