Martedì 31 luglio alle 21.30, l’Africa approda a Fiesole con Amma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2001 02:18
Martedì 31 luglio alle 21.30, l’Africa approda a Fiesole con Amma

Un rutilante viaggio ballato, cantato e suonato tra Tradizione e Evoluzione: un mix di balli, canti e percussioni - rigorosamente suonate dal vivo – ideato e realizzato da artisti originari del Senegal. Lo spettacolo AMMA è un inno alla solidarietà tra i popoli che va dal tempo antico legato all’Africa più viscerale, all’ecatombe provocata dall'arrivo degli schiavisti, dai rituali più remoti alla nascita della diaspora, fino allo sviluppo dell’universo musicale che ha visto il continente nero protagonista nei secoli grazie a sonorità samba, blues, gospel, reggae, salsa, rap, hip-hop.

Nato dall’incontro di Jesus Issa SECK, fondatore di III PROJECT che ne sigla la regia, con la compagnia SUNU AFRICA, AMMA presenta un ricco e vario repertorio, testimonianza della stupefacente eredità africana. Immagini di un passato millenario, suoni che ricreano lo spirito della Madre Terra, numeri acrobatici ai limiti delle leggi dell’equilibrio, una straordinaria panoramica nell’universo musicale attinto dalle risorse ritmiche di Mamma Africa.

Chi sono gli artisti
Membri di famiglie sacerdotali detentrici di culti e riti antichissimi, Jesus Issa SECK e SUNU AFRICA, compagnia fondata da Sena M’Baye - primo percussionista e danzatore del Ballet National du Senegal - sono iniziati sin dall'infanzia alla religione tradizionale (Kworè).

A seguito di una formazione universitaria alla UCLA, nell’89 JESUS intraprende la carriera artistica come musicista e attore, con 10 produzioni tra Italia, Francia e Germania. Tra le collaborazioni di JESUS: Miriam Makeba, Gianna Nannini, Monsignore Emanuele Milingo, Edoardo De Crescenzo, Tito Schipa Junior e Nico Fidenco. Nel dicembre 1999 esce il CD AMMA (prod. III Project, ed. Teorema).
SUNU AFRICA, caratterizzata dall’appartenenza degli artisti ad una stessa famiglia - i griot wolof - prosegue la tradizione dei genitori Bouly Sonko (direttore del Ballet National du Senegal, coreografo, ballerino e cantante) e Oumy Séne (prima ballerina del Ballet National).

Compagnia di musicisti, danzatori, acrobati e cantanti, SUNU AFRICA nasce con l’obiettivo di far conoscere sia in Europa che nel mondo la vitalità e la complessità della cultura musicale del Senegal.
Tra i principali festival ai quali SUNU AFRICA ha partecipato: Festival Etnico di Barcellona, Festival Int. di Danza di Rio de Janeiro, Festival Nan Nga Deff di Bruxelles, Taormina Arte, Festival Int. di Danza al Cairo, Festival di Sanremo ’95, San Pietro 16/12/2000 per il Papa.

Perché Tradizione
Il primo tempo di AMMA attinge dai rituali iniziatici più ancestrali.

Una scelta che permette di riprodurre ciò che per l’africano rappresenta la Danza, il Canto e il Ritmo nel senso più profondo. Ognuna di queste discipline, eseguita secondo i canoni più rigorosi, presenta una chiave di codificazione e memorizzazione di conoscenze che altrimenti andrebbero perse: il palco è virtualmente concepito come se la sala rappresentasse la direzione sud e il fondo scena il nord. Da est ad ovest, il movimento di ogni singolo ballerino o musicista segue un percorso che si rifà al movimento dei pianeti nella volta celeste.

Le posizioni fisse rappresentano le costellazioni di Orione, Cane Maggiore e Gran Carro… In seconda lettura, ognuna delle scene propone la chiave di comprensione dei vari calendari che gestiscono e ritmano il vissuto nell’Universo. Un calendario solare e uno lunare per contare la vita di piante e animali, quello di Venere e Sirio per contare la vita dell’Uomo e delle sue opere e l’ultimo, quello di Sirio B, per contare il Tempo dell’Universo.

Perché Evoluzione
In contrapposizione al primo tempo, essenzialmente simbolico e inerente alla tradizione, il secondo tempo dello spettacolo presenta quanto della cultura e del patrimonio africano, malgrado gli inenarrabili soprusi subiti, rimane sorprendentemente vivo nella sostanza.

Si scopre così che tutti gli africani della diaspora, dal Brasile agli Stati Uniti, mantengono lo stesso canone mentale dell’africano più antico. Chi pratica Canto e Danza parte da un substrato che ha radici nella spiritualità o nella religione: la samba brasiliana è il ritmo della Santeria (sincretismo religioso proprio delle popolazioni africane deportate), così come il ritmo conga cubano, meglio conosciuto come mambo, ha un’inequivocabile matrice nera e i testi rasta giamaicani, come il gospel americano, sono direttamente tratti da un’unica fonte, la Bibbia.
Cantare e ballare in maniera apparentemente così diversa ma in fondo insospettabilmente simile, valorizzare il patrimonio comune a diverse etnie, ecco il senso più profondo della parola AMMA.

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