G8 di Genova: epilogo alla vicenda dell'accredito stampa alla giornalista toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2001 12:29
G8 di Genova: epilogo alla vicenda dell'accredito stampa alla giornalista toscana

Donatella Poretti, responsabile dell'ufficio stampa dell'Aduc, si era vista rigettare l'accredito nonostante la sua vita tranquilla e ligia alle leggi della Repubblica. Nel pomeriggio di ieri e' stato inviato un telegramma al capo della polizia, il prefetto Giovanni De Gennaro, in cui la stessa Poretti chiedeva spiegazioni di qualcosa che non capiva, e non voleva capire. Nello stesso tempo era partita una nota di protesta al ministero degli Interni della testata giornalistica per cui la Poretti avrebbe dovuto realizzare i servizi a Genova.

Tempo un'ora, o giu' di li', ci e' stato comunicato che l'accredito stampa per seguire il G8 era a disposizione e che l'ostacolo del diniego era stato superato.
"Non abbiamo voluto rassegnarci -spiega un comunicato dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- e abbiamo voluto fare chiarezza, perche' se l'ordine pubblico viene tutelato credendo che Donatella Poretti sia un pericolo nel momento in cui esplica la sua professione giornalista o per la sua fede politica pacifica e nonviolenta, siamo decisamente preoccupati per la gestione della delicata situazione genovese, e non solo.
Siamo stupiti dei tempi brevi in cui al ministero degli Interni hanno risolto cio' che poteva diventare un caso e che, vogliamo crederlo, invece era stato solo un disguido o un eccesso di zelo.

Cosi' come vogliamo credere che sia meglio per tutti di essere giunti al punto in cui siamo.
Resta il fatto che se non avessimo fatto sentire la nostra voce, e se soprattutto la Poretti non si fosse rassegnata ad essere considerata (continuiamo a non sapere per che cosa e saremmo curiosi di conoscere il rapporto Digos) un elemento pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica, non saremmo qui a scrivere queste righe.
Certamente i fastidi delle riunioni del G7,G8,G9...,ecc, possono essere evitati con conferenze telematiche e incontri bilaterali, ma rimane il problema, quello che appunto viene definito della globalizzazione.

Noi vorremmo che alla globalizzazione dei mercati corrispondesse quella delle regole e dei diritti, cosi' come vorremmo che si discutesse del protezionismo dei mercati dei Paesi del primo mondo e dei problemi sanitari di quelli del terzo, senza barriere ideologiche o religiose".
"Nella tarda serata di ieri sera infatti ho telefonato all'ufficio stampa della Farnesina che si e' trasferito a Genova per sapere se vi erano novita' riguardo alla mia posizione -racconta Donatella Poretti- Ad un primo controllo mi e' stato confermato che vicino al mio nominativo appariva la scritta non stampare, un ulteriore controllo tra le ultime comunicazioni giunte ha modificato radicalmente la situazione: signora il suo accredito e' disponibile, puo' venire a ritirarlo quando vuole queste le parole della gentile signora un po' meravigliata.
La giornata era iniziata con una lettera inviata da Radio Radicale, l'emittente che aveva richiesto il mio accredito, al Ministro dell'Interno, Claudio Scajola in cui venivano chieste spiegazioni.

Ancora spiegazioni avevo richiesto personalmente al Capo della Polizia, prefetto Giovanni De Gennaro, quindi una lettera che avevo inviato a tutti parlamentari.
Non posso che ringraziare il ministero dell'Interno per la velocita' con cui si e' mosso per risolvere il mio caso, riabilitata in poche ore da persona non gradita per problemi di ordine pubblico a persona gradita e accreditata come giornalista.
Accanto a questo ringraziamento non puo' non restarmi la curiosita' di quali fascicoli la Digos disponeva su di me, che nel giro di poche ore sono stati evidentemente messi da parte, che si sia trattato di una svista o di un eccesso di zelo rimane questione aperta non essendo mai fornita motivazione al negato accredito quanto alla concessione".

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