“Con lo stesso concetto con cui creo le sculture faccio anche gli oggetti per la tavola” ed ecco porta candele, ciotole, vasi, piatti, tazze, boccali, bicchieri ma anche altri oggetti dalle linee pulite, essenziali, realizzati dalle abili mani di Maria Celina Fontana, ceramista e scultrice. Pezzi di gres trasformati in vere e proprie sculture per la tavola che si possono ammirare ancora per tutto luglio nella mostra allestita nei locali del Wine Bar “Magazzino Toscano“ in via dei Magazzini-angolo piazza Signoria, proprio all’ombra di palazzo Vecchio a Firenze.
Di origine argentina, Maria Celina Fontana vive a La Maddalena dove prosegue la sua ricerca su forme e colori e tiene un corso di ceramica per studenti al locale Liceo Classico. La sua carriera artistica è iniziata a Buenos Aires dove ha anche lavorato con il ceramista Leo Travella. Nel ’68 ha allestito una personale nel Museo Bonfiglioli di Villa Maria Cordoba in Argentina e nel ‘69 ottiene una borsa di studio presso l’Istitoto d’arte per la ceramica di Faenza. Ha lavorato nello studio di Nino Cauro a Roma e nel 1972 il suo nome viene inserito nel catalogo degli “Artisti cordobesi”.
Nel ’73 dirige una scuola comunale di Ceramica nella città di Alta Gracia in Argentina e l’anno successivo apre uno studio a Roma. Numerose personali e premi costellano la sua attività artistica.
