Il 20 giugno del ’44 un reparto di soldati nazisti uccise 4 cittadini di Vada

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2001 15:50
Il 20 giugno del ’44 un reparto di soldati nazisti uccise 4 cittadini di Vada

A distanza di 57 anni mercoledì prossimo (20 giugno 2001) verrà ricordato questo eccidio con una manifestazione, organizzata dal Comune di Rosignano e dalla sezione locale dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che vedrà tra l’altro la presenza dello storico Fabio Incatasciato. Un’ulteriore occasione per non dimenticare e riflettere sul passato.
Lo scorso 25 aprile infatti, celebrando la Liberazione, l’Amministrazione Comunale e l’ANPI si sono impegnate formalmente a dar vita ad una serie di iniziative volte alla valorizzazione degli avvenimenti che hanno coinvolto e caratterizzato le persone ed i luoghi del nostro territorio negli anni dell’ultimo conflitto mondiale.

Episodi come la strage del Saracino e l’eccidio di Vada sono ancora nella memoria di molti, ma, affinché si conservi nel futuro la testimonianza di tanta efferatezza quale monito per l’avvenire, occorre che le istituzioni ed i cittadini volgano attenzione alla memoria. Da questa precisa convinzione è nata la volontà di organizzare anche l’iniziativa del 20 giugno, che va così ad aggiungersi ad altri momenti importanti di commemorazione per il territorio di Rosignano, come ad esempio il ricordo dell’uccisione di Oberdan Chiesa.
La manifestazione, aperta a tutta la cittadinanza del Comune, si terrà mercoledì in piazza Garibaldi.

L’appuntamento è fissato per le ore 21.15 con un concerto del Gruppo Filarmonico Solvay. Seguirà poi un intervento dello storico Fabio Incatasciato, autore del libro pubblicato dal Comune in collaborazione con la Coop Toscana Lazio intitolato "La libertà è vicina al mare. Vite e storie a Rosignano durante la guerra", uno studio accurato che fu realizzato in occasione dell’anniversario dell’insediamento del Consiglio Comunale di Rosignano dopo la Liberazione (17 novembre ’46 – 17 novembre ’96).

Nel suo intervento Incatasciato ripercorrerà la vicenda dell’eccidio compiuto a Vada ed altri episodi che hanno caratterizzato il nostro territorio in quel periodo.
Saranno presenti alla manifestazione il Sindaco Gianfranco Simoncini ed il Presidente della sezione locale ANPI Giacomo Luppichini, insieme a Don Vellutini, figura storica e carismatica della frazione di Vada.
Anche la Pro Loco ed il Consiglio di Frazione, che hanno molto apprezzato l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale, offriranno la massima collaborazione per la buona riuscita della manifestazione, che, in caso di pioggia, si svolgerà all’interno del Centro per la Nautica.


La dinamica dell’eccidio di Vada è piuttosto nota. All’alba del 20 giugno ’44 le SS della sedicesima divisione Reichsfurer entrano nel paese e cominciano un barbaro rastrellamento casa per casa. Uccidono quattro persone, semplici cittadini, senza alcuna motivazione, dopodiché radunano la popolazione nella piazza del paese. Qui i tedeschi hanno un colloquio con Don Vellutini, il parroco di Vada, alla fine del quale non commetteranno altre violenze, se non quella di obbligare la folla a sfilare di fronte ai morti, esposti come esempio e tenuti lì davanti per moltissime ore.

Un’azione intimidatoria, forse dovuta al fatto che a Vada era presente ancora una piccola comunità di cittadini non sfollati o forse causata dal fatto che il paese era stato l’unico a non aver subito a fondo i bombardamenti degli alleati. Resta il fatto che la tragedia del 20 giugno avrebbe anche potuto assumere dimensioni molto più ampie se i cittadini di Vada non avessero, nonostante tutto, mantenuto la calma e soprattutto se non ci fosse stato un comportamento esemplare come quello di Don Vellutini, che parlò faccia a faccia con i tedeschi ed ebbe l’intuizione di non far chiudere la popolazione in chiesa.

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