Pisa: il 5 giugno il premio Voltolino per la divulgazione scientifica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2001 08:47
Pisa: il 5 giugno il premio Voltolino per la divulgazione scientifica

Il numero complessivo dei premiati in quattro edizioni dal 1997 al 2000 – 25 giornalisti di ogni genere di media, tre praticanti delle scuole di settore e due riconoscimenti alla carriera, per un totale di 1.931 lavori presentati da 231 concorrenti - testimonia l’efficacia dell’iniziativa non solo sotto l’aspetto quantitativo. In effetti, i componenti la giuria hanno rilevato come la qualità degli articoli pubblicati o radio-teletrasmessi sia andata affinandosi nel tempo, rispondendo a quelle finalità di aggiornamento professionale formativo che il Premio si è proposto di stimolare da parte del suo promotore, Abiogen Pharma, e delle istituzioni patrocinanti l’iniziativa.
Un mezzo per approfondire i valori culturali sui quali deve poggiare il progresso della società moderna, nel contesto di una scienza intesa come un sapere pubblico e come un’impresa collettiva.
A conclusione di questa IV° edizione del Premio la Giuria - composta da: Renato Dulbecco Premio Nobel per la Medicina, Luigi Dadda Politecnico di Milano, Paola De Paoli Presidente UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici), Silvio Garattini Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri - Milano, Luciano Onder Giornalista Scientifico RAI TV - ha ritenuto doveroso esprimere alcune considerazioni sulle ricadute culturali e formative che l’iniziativa rappresenta a livello della pubblica opinione, nonché sulle vincolanti implicazioni che la professione di giornalista comporta.


Una sorta di messaggio rivolto dunque agli operatori dell’informazione nel contesto dei diritti-doveri che investono i contenuti del loro lavoro quotidiano nei confronti della società.
In questo messaggio si sono avvicendati: Silvio Garattini , per una scuola da intendersi come fucina di cultura attraverso la scienza; Luciano Onder, per gli aspetti etici dell’informazione medico-scientifica che trova spazio e voce attraverso la televisione; Luigi Dadda, per il concetto di proprietà intellettuale, nuovo fattore emergente in una società basata sulla conoscenza; Renato Dulbecco, per il ruolo che ogni disciplina scientifica assegna alla ricerca di base le cui indagini sono i “mattoni” del processo evolutivo del sapere; Paola De Paoli, per le esigenze formative dei giornalisti e le conseguenti azioni da intraprendere anche a livelli istituzionali.

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