Sanità: firmato il protocollo per ridurre le liste di attesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2001 16:37
Sanità: firmato il protocollo per ridurre le liste di attesa

L’attivazione di un centro unico di prenotazione nell’area metropolitana (Cup), un maggiore e più stretto confronto con i medici di medicina generale e gli specialisti per approfondire l’appropriatezza delle cure mediche richieste, secondo le varie patologie, riduzione ad un massimo di 30 giorni delle liste di attesa per ogni tipo di servizio sanitario. Queste le linee guida del protocollo per ridurre le liste di attesa, siglato questa mattina da Comune, Regione, Asl 10, Meyer e Careggi.

Il Cup unificato su tutto il territorio dovrà essere attivato entro giugno del prossimo anno, in modo da garantire un livellamento dei tempi di attesa e la piena mobilità all’interno del territorio regionale. In sostanza gli utenti potranno scegliere di recarsi presso la Asl che per il tipo di cura richiesta, ha tempi più brevi. Secondo quanto spiegato dall’assessore alla sanità della Regione Enrico Rossi, diminuire le liste di attesa non significa semplicemente aumentare l’offerta delle prestazioni sanitarie, ma ridistribuire bene le tipologie delle cure mediche, umanizzare e personalizzare i servizi, privilegiando qualità e soddisfazione.

In particolare, per le cure oncologiche, l’obiettivo finale è un attesa media non superiore ai sette giorni, mentre per la gravidanze verrà stilato un successivo protocollo. “Questo protocollo, - ha specificato l’assessore comunale alla sanità Giacomo Billi- è un segno evidente del tentativo degli enti locali di riappropriarsi di un ruolo di protagonista nell’ambito della sanità, un ruolo di programmazione, di indirizzo e di controllo”. Billi ha anche spiegato come l’iniziativa del protocollo sia maturata in un tavolo d’area fiorentina a cui oltre la Regione, il Comune e i direttori di Meyer e Careggi, erano presenti anche i sindacati confederati Cisl, Cgil e Uil.

“ I cittadini, - ha aggiunto l’assessore comunale alla sanità- si rivolgono spesso al Comune ed è quindi giusto non solo essere a conoscenza dei problemi legati alle attese per le cure mediche, ma anche essere protagonisti in prima persona. In questo senso è importante l’assemblea dei sindaci, di cui il nostro Comune è capofila, un importante strumento per gestire in modo approfondito i problemi legati alla sanità”.

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