Giancarlo Antognoni si dice "sorpreso e amareggiato" dalle parole di Vittorio Cecchi Gori che ieri aveva fatto riferimento alle dimissioni in blocco di otto tesserati nel febbraio scorso, tra cui lo stesso Antognoni, che secondo il presidente della Fiorentina "non potevano essere casuali". Cecchi Gori, in merito alle voci di una presunta offerta di acquisto della Fiorentina, aveva anche parlato di un "piano di destabilizzazione" della società viola: ma l' ex dirigente della Fiorentina non accetta di essere accostato a "presunti complotti". "Sono sorpreso e amareggiato nell' apprendere che, anche nella questione della presunta trattativa di acquisto della società, Vittorio Cecchi Gori faccia evidente riferimento alla mia persona.
Il presidente - ha detto Antognoni - sa benissimo che il motivo delle mie dimissioni, che ho assunto in assoluta autonomia, è di natura squisitamente tecnica e gestionale. Trovo inaccettabile - ha concluso - che mi si accosti a presunti complotti". Nella sua dichiarazione di ieri Cecchi Gori aveva pure sostenuto che dietro il "piano di destabilizzazione" c'era "anche un noto procuratore che da tempo lavora contro la nostra società".
