Al Teatro dei Rinnovati di Siena stasera la coreografa Carolyn Carlson con "Light Bringers" della compagnia La Biennale di Venezia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2001 10:08
Al Teatro dei Rinnovati di Siena stasera la coreografa Carolyn Carlson con

Dopo il successo del debutto in prima mondiale alla Biennale di Venezia, "Light Bringers" torna in Italia. Lo spettacolo più sperimentale di Carolyn Carlson – inserito nel cartellone 2000/2001 dell’assessorato alla cultura del comune di Siena - trova uno dei motivi del suo successo nella capacità della coreografa americana di fondere l'avveniristica tecnologia laser con la sua anima lirica.
Ad ispirare questa nuova coreografia di Carolyn Carlson è infatti la luce intesa nella sua valenza mistica e simbolica, espressione della rinascita che scaturisce dal confronto con le tenebre, dalla lotta tra buio e luce, vita e morte, mito e danza.

Philip Glass é compositore delle musiche, i cui suoni ipnotici guidano l'ascoltatore verso uno stato di grande emotività, dove la percezione visiva si approssima alla visionarietà. Proprio le celebri variazioni minime di Glass, che hanno contribuito a schiudere nuovi orizzonti alla musica contemporanea gettando un ponte che dall'occidente arriva alle sonorità classiche indiane del raga, avvicinano l'esperienza musicale alla trance e alla meditazione. E trovano un ulteriore elemento di affinità con il flusso onirico e simbolico che sostanzia la danza carlsoniana, con la ripetitività delle sue sequenze, con lo spiritualismo orientale che esplicitamente sottende l'universo della coreografa americana.
Sul palco un complesso deserto di materia fatta di carta, garza, stoffe, che volta a volta diventa energia per i danzatori, ma anche oggetti che disegnano o compongono costumi via via più complessi e come costruiti da detriti che, raccolti da terra e posati sul corpo dei danzatori, diventano altro da se.

Accompagnandone il passaggio da un mondo di oscurità verso un'armonia luminosa di rinascita.
Grazie alla partecipazione di Enel, con una inedita ricerca nell'uso delle più avanzate tecnologie della comunicazione e della riproduzione virtuale di immagini, corpi e oggetti, si può guardare alla "luce" e allo "spazio" come elementi irreali e al tempo stesso concreti della realtà. Proiezioni laser e tridimensionali, ologrammi, pitture visive faranno percepire con più esattezza il messaggio astratto contenuto in un titolo che evoca la luce come potere ed energia, da animare e "portare" con sé nell'atto del ri-cominciamento.

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