Nuovo Pignone, mozione di Rifondazione, Ds e Comunisti Italiani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2001 17:01
Nuovo Pignone, mozione di Rifondazione, Ds e Comunisti Italiani

La situazione occupazione della Nuovo Pignone deve essere discussa in Consiglio comunale. E’ quanto chiede una mozione sulla storica azienda fiorentina presentata dalla capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri e dal consigliere Enrico Falqui, dal capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro e dai consiglieri Lorenzo Marzullo e Luca Pettini e dai consiglieri dei DS Valdemaro Nutini e Gregorio Malavolti. «Completato il piano industriale - si sottolinea nel documento - alla Nuovo Pignone è iniziata la riduzione occupazionale di operai e impiegati, soprattutto, con l’espulsione dal ciclo produttivo dei lavoratori più anziani e più sindacalizzati, mentre è aumentato contemporaneamente il numero dei quadri e dei dirigenti.

Da questo momento è iniziata la drastica ristrutturazione del gruppo con massicci ricorsi agli ammortizzatori sociali e la vendita di stabilimenti periferici di Roma e di Schio». «La strategia della General Electric - prosegue la mozione - è quella di regionalizzare la Nuovo Pignone con conseguenti drastici ridimensionamenti occupazionali nelle sedi periferiche, ridefinendo il ruolo dell’azienda fiorentina e delle sue gemelle in Toscana, con il rischio di una perdita complessiva di leadership sui mercati internazionali».

I consiglieri chiedono che vengano «presi con urgenza i necessari contatti con il Ministero del Lavoro e con il sottosegretario competente, in modo da riferire al Consiglio comunale sulla situazione occupazionale nello stabilimento fiorentino, sia riguardo al numero totale dei lavoratori posti in cassa integrazione, a seguito dell’accordo 16 Marzo 1999, sia riguardo al numero totale posti in mobilità dopo tale accordo, sia riguardo ai 75 lavoratori posti in outplacement, al fine di verificare se l’azienda, che ha nel frattempo usufruito di ammortizzatori sociali, abbia rispettato gli impegni precedentemente assunti».

In secondo luogo la moezione impegna l'amministrazione «a costituire un tavolo istituzionale presso la Presidenza del Consiglio Comunale, con la partecipazione di rappresentanze aziendali, dei lavoratori e dei sindacati per verificare il rispetto degli impegni assunti dal management della Nuova Pignone, con particolare riferimento ai finanziamenti pubblici ottenuti per incrementare il numero degli occupati in azienda e nell’indotto».

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