"La pazienza di Giobbe", sabato 10 marzo al Teatro della Limonaia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2001 22:00

Il Teatro di Nascosto, in costante viaggio nelle emarginazioni di questo pianeta violento, si è recato nel marzo scorso nel Kurdistan iraniano, in Kermanshah, Islam Abat, passando per Teheran. La polizia segreta gli ha impedito l’ingresso in Iraq e così il gruppo di artisti è stato costretto, come tanti kurdi, ad aspettare, e lì è nato questo spettacolo, che per proteggere chi vive in situazioni rischiose parla di vita vissuta ma mai di persone esistenti. Un albergo a Teheran, gente in attesa.

Chi vuole andare in Europa, chi vuole andare a trovare la famiglia in Irak. Giornate, settimane, mesi: una sospensione del tempo in cui il racconto trova uno spazio. Ognuno ha le sue storie e i suoi ricordi, ognuno deve avere pazienza. Pazienza per la libertà, pazienza per rivedere una madre, un figlio, una tomba, pazienza per un documento, un timbro, una nuova vita, pazienza fino a quando si troverà una soluzione e la pace per un popolo disperso tra Irak, Iran, Turchia e Siria. La pazienza di Giobbe: questo è Sebry Ewub.

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