Le associazioni di volontariato non possono essere utilizzate per coprire la carenza, o l'assenza di operatori del settore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2001 21:24
Le associazioni di volontariato non possono essere utilizzate per coprire la carenza, o l'assenza di operatori del settore

Le associazioni del volontariato della provincia di Firenze si sono riunite stamani nella Sala Est Ovest della Provincia di Firenze per dotarsi della 'Carta dei Diritti delle Associazioni del Volontariato nella stipula delle Convenzioni'. "La Carta, elaborata dalla Consulta provinciale del volontariato - spiega l'assessore Davide Filippelli, che ne è il presidente - vuole essere una guida a un impegno delle associazioni del volontariato nella stipula di convenzioni con gli Enti pubblici".
Si intendono attività di volontariato “quelle - spiega la Carta – prestate in modo personale, spontaneo e gratuito per fini di solidarietà, esclusivamente tramite le organizzazioni di cui il volontario fa parte, favorendo lo sviluppo, il conseguimento delle finalità di carattere sociale, sanitario civile, culturale e di protezione, conservazione e per l’attuazione di principi di libertà, di giustizia e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione italiana”.

Sono d’altra parte riconoscibili come organizzazioni o associazioni di volontariato quelle costituite nelle forme e con le caratteristiche previste dalle legge 266, al fine di svolgere, senza scopi di lucro, attività rivolte alla generalità della popolazioni e non esclusivamente agli aderenti dell’organizzazione a cui appartengono, volte alla prevenzione e alla rimozione di situazioni di bisogno della persona umana e della collettività o per servizi di rilevante interesse sociale e culturale per promuovere una migliore qualità della vita”.
La convenzioni fra le organizzazioni o associazioni con Istituzioni, Enti Pubblici nazionali, regionali, provinciali e comunali devono essere regolamentati da criteri preventivamente stabiliti e resi pubblicamente noti, tali da consentire pari opportunità di partecipazione e trattamento per tutte le associazioni.
Gli Enti e le Istituzioni “devono intrattenere rapporti esclusivi e diretti con le associazioni e non con i volontari iscritti alle stesse”.
Conseguentemente alla stipula di convenzioni o qualunque altro tipo di contratto o accordo con le organizzazioni di volontariato, “gli Enti e gli Istituti pubblici o privati non possono utilizzare, neppure parzialmente, le banche dati relative ai volontari, al fine di inserirli in liste, elenchi o tesseramenti e rendere loro comunicazioni scritte o verbali”.
Nella Provincia sarà istituito un organo di verifica e di sostegno nella stipula delle convenzioni fra le associazioni e gli Enti ed Istituti vari “per constatare che sia rispettato quanto contenuto dalla Carta dei diritti”.

Questo organo sarà costituito da rappresentati della Consulta del volontariato e dell’Amministrazione provinciale.

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