Teatro Comunale di Figline: il 14 marzo Una pericolosa infezione…

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2001 23:16
Teatro Comunale di Figline: il 14 marzo Una pericolosa infezione…

Internet e le sue enormi potenzialità in grado di scatenare una nuova volontà di potenza, un virus informatico molto particolare e tre personaggi che interagiscono in un clima “malato” e violento, a tratti allucinato: sono questi gli ingredienti che costituiscono la spina dorsale di “Una pericolosa infezione”. In un continuo sovrapporsi di comico e tragico, il dramma si sviluppa procedendo per quadri, nei quali il confronto dialettico prende il posto ora della suspence, ora del gioco, ora dell’ipotesi (fanta?) scientifica, fino al tragico, sebbene carico di una sottile ma tenace speranza, epilogo.

L’intento primo dello spettacolo è quello di mostrare come un strumento meraviglioso e di grandissimo impatto comunicativo come Internet in grado di azzerare le distanze, possa anche dimostrarsi pericoloso quando venga abbandonato, senza alcun controllo in balia di se stesso, come un mostro cieco e dotato di enorme forza in grado di divorare persino se stesso. Al centro della pièce vi sono tre personaggi- una personalità dominante ed altre due ancora in formazione, malleabili, impressionabili - che vanno percorrendo parabole opposte, di salvezza e di perdizione e che, nel confronto dialettico a cui danno vita, permettono di domandarsi di che portata sia la diatriba, in fondo mai risolta, fra genio ed etica.
“ Qualcuno ha detto che siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni…”.

Di sogno “Una pericolosa infezione” ha decisamente ben poco, ha invece una trama sottile, che si sviluppa pian piano, che prende corpo come il montare di una tempesta, con delle fugaci avvisaglie che sanno di mediocrità e follia, di spregiudicatezza e di banalità in un crescendo inarrestabile o forse no, chissà.
Il Teatro della Sorpresa
L’associazione “Il Teatro della Sorpresa”, che gestisce la scuola di teatro del Teatro Garibaldi, ha prodotto in questi anni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Figline Valdarno, una serie di spettacoli prevalentemente destinati al mondo della scuola come “Le nozze dei piccoli borghesi” di B.

Brecht, “Le nuvole tornano a casa” di L. Forti, “Liquido Pub” di R. Riviello, otre a diverse “lezioni-spettacolo” su autori classici quali Sofocle, Brecht, Pirandello, Ibsen, Strindberg.
Al centro della proposta culturale de “Il Teatro della Sorpresa” vi è la ricerca di testi ed autori contemporanei che sappiano offrire ad un pubblico giovanile spettacoli, a volte con tematiche difficili e dure, ma che puntano decisamente alla crescita individuale e collettiva degli studenti.
Lo spettacolo che si propone quest’anno affronta un o dei temi più dibattuti all’interno della nostra società: la comunicazione attraverso i sistemi informatici ed in particolare Internet, grande strumento di comunicazione dalle potenzialità ancora inesplorate.
L’autore
Marco Badi nasce a Firenze il 23 aprile 1968.

Laureato in Scienze Biologiche all’Università di Firenze, riceve il premio nazionale di poesia “Fabio Scovenna” a Parma nel 1987 ed il premio “Leonardo” per la poesia, a Firenze nel 1991. Nel 1993 pubblica la raccolta di poesie e brevi racconti “Deserti Elettrici” presso l’editore Pananti di Firenze e l’anno seguente alcune poesie sulla rivista “Meta”. Dal 1998 presidente della compagnia teatrale “TeatroInstabileCompania” con la quale ha messo in scena “Piccoli Drammi Terrestri” e “Storie di persone più o meno visibili” presso il Teatro Le Laudi, e “Notturno” nel 1999 nella rassegna teatrale estiva di Sesto Fiorentino.

Sempre nel’99 dà vita, presso il Teatro Le Laudi di Firenze, all’”Officina Teatrale Le Laudi”.
Viene segnalato dalla critica per l’interesse suscitato dalla sua drammaturgia, nella rassegna “Proposte Teatrali” del 1997 e ne “Il Debutto di Amleto” (ETI Regione Toscana- Teatro della Pergola) nel 2000. Collabora attivamente con “Il Teatro della Sorpresa” diretto da Alberto Gagnarli presso il Teatro Garibaldi di Figline e con la “Compagnia de’ Pinti” diretta da Stefano Tamburini al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo di Lucca.

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