Provinciale pratese 104 chiusa ancora per 15 giorni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2001 00:11
Provinciale pratese 104 chiusa ancora per 15 giorni

Il tratto interessato dalla frana di sabato scorso della Provinciale 104 rimarrà chiuso per circa 15 giorni. Questo il tempo stimato necessario dagli uffici tecnici della Provincia per eseguire i lavori di messa in sicurezza della strada attraverso una procedura d’urgenza, che si prevede costeranno circa 100 milioni. Il tratto compreso fra l’intersezione con la strada comunale “del Peraldaccio” e quella con la strada comunale per Gavigno-Fossato resterà dunque chiuso al traffico veicolare da e per Luicciana, che verrà deviato lungo la strada comunale di Sant’Ippolito di Vernio nel tratto compreso fra la statale 325 e la provinciale 104.
Proprio su questa strada, che costituisce l’alternativa alla 104, domani, 25 gennaio, sarà necessario effettuare una chiusura al traffico di mezz’ora, dalle 14.00 alle 14.30.

Si tratta del tempo necessario per montare il nuovo guard-rail a conclusione dei lavori su questo tratto, in modo anche da consentire una percorribilità maggiormente sicura nel lasso di tempo in cui funzionerà come alternativa alla 104. Proprio per questo motivo si è deciso di ultimare comunque i lavori, pur consapevoli del disagio che in quella mezz’ora potrà verificarsi per chi deve raggiungere le località dell’alta valle, piuttosto che lasciare il cantiere aperto e la carreggiata non adeguatamente protetta dalla spalletta.

I lavori sulla strada per Sant’Ippolito fanno parte di una serie di interventi di manutenzione straordinaria su 4 strade della Val di Bisenzio (rifacimento del manto stradale e delle spallette) in cui Provincia, comune di Cantagallo e Comunità montana hanno investito 800 milioni.
Intanto gli ultimi sopralluoghi sulla provinciale nel luogo della frana, peraltro di piccola entità, effettuati anche questa mattina, hanno confermato la necessità di procedere alla bonifica di un esteso tratto di parete.

Per circa 50 metri intorno al punto del distacco, infatti, sarà necessario bonificare la parete stessa, cioè sbancare e portar via i materiali, perché composta da blocchi di roccia fratturati e instabili.

In evidenza