Il comprensorio del cuoio al forum mondiale Ocse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2001 08:06
Il comprensorio del cuoio al forum mondiale Ocse

Sara' l'esperienza del comprensorio della pelle e del cuoio, con il Consorzio e l'associazione conciatori di Santa Croce sull'Arno e Ponte a Egola, a rappresentare la Toscana al convegno mondiale dell'Ocse sui distretti industriali che si apre oggi a Parigi. A spiegare la peculiarita' di un modello che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, qualita' e salvaguardia dell'ambiente sara' l'assessore alle attivita' produttive Ambrogio Brenna che partecipera' da domani ai lavori del forum.

Fra le iniziative che l'assessore si propone di sottolineare nel suo intervento, la collaborazione fra produttori, istituzioni locali e Regione che ha permesso di risolvere, nella zona del cuoio, i problemi legati alla depurazione industriale attraverso la realizzazione di impianti ad alta tecnologia, con un investimento di oltre 1000 miliardi. Un investimento che ha consentito un sensibile miglioramento della qualita' ambientale. Un secondo punto a favore della zona del cuoio - che l'assessore intende ricordare - e ' quello legato alla modulistica unificata adottata nei sei Comuni del comprensorio (Castelfranco di Sotto, Montopoli, Santa Croce, Santa Maria a Monte, San Miniato, Fucecchio): un segnale importante che prefigura la creazione dello sportello unico per le imprese e le sinergie possibili fra i diversi soggetti interessati.

A partire da questo sforzo comune, e' andata profilandosi la fisionomia tipica del distretto che, come e' noto, e' fortemente orientata all'esportazione e produce, con circa 400 aziende conciarie e quasi altrettante contoterziste, un fatturato di oltre 3.000 miliardi, con un'occupazione di circa 10.000 addetti. "La forza del modello che e' andato affermandosi all'interno del distretto - osserva l'assessore Brenna - sta nella forte integrazione produttiva fra le imprese conciarie e fra queste e le aziende produttrici di macchinari e prodotti chimici, che si avvantaggiano proprio dall'essere insediati nella zona, a diretto contatto con le aziende di produzione.

A questo si accompagna un altro elemento chiave: la capacita' degli operatori di coniugare tradizione a innovazione, sia nel progetto che nella realizzazione, di anticipare le tendenze della moda, diversificare e personalizzare i prodotti qualificandoli e rendendoli sempre piu' remunerativi".

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