Lunedì 15 gennaio via ai lavori per il raddoppio del sottopasso in viale Belfiore: chiude la rampa del Romito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2001 15:22
Lunedì 15 gennaio via ai lavori per il raddoppio del sottopasso in viale Belfiore: chiude la rampa del Romito

Dopo quello per la tranvia in piazza Vittorio Veneto, lunedì 15 gennaio partirà un altro grande intervento destinato a cambiare il volto di Firenze: quello per il raddoppio del sottopasso ferroviario da viale Strozzi a viale Belfiore, prima opera connessa ai lavori per l’Alta velocità. L’intervento consentirà di risolvere un nodo ‘storico’ della viabilità in questa zona nevralgica della città: dividere il traffico privato da quello pubblico. Dal sottopasso infatti, una volta raddoppiato in larghezza, passeranno i mezzi privati in tutti e due i sensi di marcia (oggi c’è il senso unico verso Porta a Prato); mentre i mezzi pubblici transiteranno dall’altro lato del viale Strozzi, dalla parte del Palacongressi, in un tunnel sotterraneo che sarà realizzato appena completato il sottopasso, e permetterà di creare una nuova grande piazza di fronte al Mastio della Fortezza.

L’apertura del cantiere avrà come prima conseguenza sulla viabilità la chiusura della rampa del Romito, la scesa che porta da via Cosseria al sottopasso in viale Strozzi. Il traffico verso e per la zona nord della città, Sesto Fiorentino compreso, sicuramente ne risentirà: per questo il vicesindaco Graziano Cioni lancia un appello ai cittadini che abitualmente seguono questa direttrice di marcia, perché utilizzino il mezzo pubblico. Non solo i bus Ataf, che saranno adeguatamente potenziati, ma anche il treno: chi viene da Sesto potrà utilizzarlo come servizio metropolitano, lasciando l’auto al nuovo parcheggio alla stazione di Castello.

Il sottopasso - Il sottopasso sarà di fatto raddoppiato; il nuovo tratto sarà lungo 61 metri, alto 5 e capace di contenere, nei 12,5 metri di larghezza, tre corsie stradali e un marciapiede. Tra le due carreggiate di scorrimento, l’attuale e quella che verrà realizzata, è prevista un’aiola verde. Al termine dei lavori il Romito e piazzale Caduti nei Lager saranno collegati da una passerella pedonale e ciclabile lunga 35 metri e alta più di cinque dal piano stradale. Sarà poi ricostruita la viabilità sulla rampa Spadolini.

La viabilità. I mezzi che dalla zona del Romito utilizzavano la rampa per scendere nel viale Strozzi, verranno deviati verso piazza Costituzione e via dello Statuto, che diventerà di fatto la porta di accesso al viale. In piazza Costituzione sarà inoltre istituito il senso unico di marcia verso via dello Statuto. Al termine di via dello Statuto, gli autobus Ataf e le linee extraurbane avranno la possibilità di svolta a sinistra in via XX settembre. Per salire dal viale verso il Romito invece si potrà utilizzare il tratto di rampa parallelo al viale, oggi riservato ai bus Ataf.

In cima alla rampa sarà istituito un obbligo di svolta a destra. Al successivo stop sul ponte ci saranno due sole alternative: la svolta a destra verso via Cosseria e piazza Costituzione, oppure il proseguimento a diritto in via del Romito. Nel viale Strozzi, all’altezza della rampa Spadolini, sarà realizzata una palizzata di delimitazione del cantiere, che non ridurrà la carreggiata di marcia; verrà mantenuto il passaggio pedonale su entrambi i marciapiedi e anche il semaforo sul viale resterà in funzione, a chiamata per i pedoni.

Il viale Strozzi non sarà mai chiuso al traffico. I tempi. Il termine previsto per l’intervento del Romito è giugno 2003: due anni e mezzo di lavori. Fino al prossimo giugno è prevista la fase di opere preliminari, mentre poi cominceranno i lavori veri e propri di raddoppio, che dovrebbero durare 15 mesi; altri 9 serviranno a ricostruire la viabilità con la rampa del Romito. I lavori saranno realizzati da Tav, la società delle Ferrovie dello Stato a cui è stata affidata la progettazione e la costruzione delle nuove linee ferroviaria veloci.

L’informazione ai cittadini. Molte le iniziative messo in campo per informare i cittadini su quanto accade, su modi, tempi e finalità dell’intervento. Sono già state inviate 35mila newsletter a casa (20mila a Firenze e 15mila a Sesto); da domani sarà attivo un numero verde in via sperimentale per rispondere a ogni quesito (800-424307); sono stati installati 130 stendardi stradali in tutta la zona Statuto-Dalmazia; sono state prodotte due trasmissioni tv che andranno in onda sulla rete dell’Associazione emitettenti televisive toscane (la prima domani sera).

La nuova piazza. Una volta terminati i lavori per il sottopasso, inizieranno quelli dall’altro lato di viale Strozzi, davanti al mastio della Fortezza da Basso. In quella parte del viale verrà realizzata una grande area pedonale, di fatto una nuova piazza di 2.400 metri quadri che riqualificherà tutta la zona fieristico-congressuale. Il traffico, riservato ai soli mezzi pubblici, transiterà attraverso un tunnel sotterraneo a quattro corsie, per una lunghezza di circa 130 metri, che by-passerà il tratto di viale tra via Valfonda e via Ridolfi.

L’intervento durerà un anno. I costi - Il progetto complessivo prevede una spesa di 29 miliardi di lire: 11 miliardi per il raddoppio stradale dal viale Strozzi al viale Belfiore e 18 miliardi per il sottopasso del viale Strozzi di fronte al Mastio della Fortezza da Basso. Il progetto Alta velocità. Il raddoppio del sottopasso è la prima opera connessa al progetto Alta velocità a Firenze. Un complesso di interventi legati al sottoattraversamento della città della nuova linea ferroviaria veloce, che porteranno a ridisegnare completamente il sistema di trasporti non solo a Firenze ma nell’intera area: gli accordi con F S prevedono infatti la realizzazione della nuova Stazione Belfiore, le tre linee di tranvia, le nuove fermate del servizio ferroviario metropolitano, il polo tecnologico dell’Osmannoro.

Il tutto per un investimento complessivo di oltre 2.420 miliardi. La nuova piazza alla Fortezza è invece un intervento di “project financing”, il sistema che coinvolge le imprese private nella costruzione di opere pubbliche. In questo caso, l’intervento verrà realizzato da un gruppo di imprese, che in cambio otterrà dal Comune la realizzazione e la gestione di tre parcheggi (Beccaria, Alberti e Caduti dei Lager).

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