"Mucca pazza": controlli subito e valorizzazione delle produzioni locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2001 09:49

Unanimità in Consiglio provinciale sulle azioni da intraprendere per prevenire la diffusione del morbo della mucca pazza e sostenere la zootecnia locale. L'assemblea di Palazzo Medici Riccardi ha approvato un documento, presentato dal consigliere di An Alessandro Giorgetti che ha recepito anche le indicazioni dell'assessore all'agricoltura Mario Lastrucci e del consigliere Matteoli (Ds), con il quale si chiede l'immediato avvio da parte della Provincia, nei settori di sua competenza, di tutte le iniziative anche pubblicitarie tendenti alla valorizzazione delle produzioni locali.
La Provincia interverrà anche nei confronti della Regione perché questa dia disposizioni alle Aziende sanitarie di intensificare i controlli sulle carni macellate, sulle provenienze degli animali, sui sistemi di alimentazione utilizzati negli allevamenti e sulle aziende produttrici di mangimi; dia rapida attuazione ai progetti di anagrafe bovina; promuova un piano straordinario di sostegno alla zootecnia attraverso contributi atti a favorire le imprese puntando soprattutto su un sistema diffusivo degli allevamenti e sulla revisione e semplificazione delle procedure burocratiche (fatte salve le garanzie di tipo igienico-sanitario o del benessere degli animali); vari piani di promozione e valorizzazione della produzione toscana anche finalizzati alla istituzione di marchi di origine e di qualità e infine incentivi le produzioni zootecniche biologiche.


"Troverei opportuna - ha detto Giorgetti, di An, dopo aver analizzato scientificamente la patologia in oggetto - la stesura di un vademecum per il consumatore, che talvolta non distingue tra un ingrassatore e un allevatore: sono cose completamente diverse". Dobbiamo garantire l'igienicità insieme alla tipicità ed alla naturalità delle produzioni", ha specificato Massimo Matteoli, dei Ds. "E' giusto preoccuparsi dell'alimentazione degli animali, tornare ai cicli biologici naturali basati sui foraggi", ha infine detto Piero Parotti, di Rc.

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